Un uomo e una donna residenti a Pescara e una 24enne di nazionalità georgiana, sono stati denunciati in stato di libertà dagli uomini della Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna, per il reato di truffa e simulazione di reato ai danni di G.R. 57enne di Rivisondoli. Nel corso di una conferenza stampa tenutati ieri presso la Questura dell’Aquila, il Vice Questore Aggiunto Dott.ssa Nadia CARLETTI, ha illustrato tutti i dettagli dell’operazione di una vicenda singolare che non ha precedenti sul territorio.
G.R. originario di Rivisondoli si era presentato nei giorni scorsi presso la Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna, diretta dall’Ispettore Superiore Marcello RASELLI, riferendo agli uomini della locale Squadra di Polizia Giudiziaria coordinati dall’Ispettore Capo Luciano BERNARDI, di aver ricevuto una telefonata dalla sua amica K.B., 24enne georgiana, la quale lamentava di essere stata sequestrata da alcuni sconosciuti insieme ad altre 9 ragazze, e che gli aguzzini erano intenzionati ad avviarle alla prostituzione.
Nel corso della telefonata la giovane straniera avrebbe detto all’uomo, che qualora avesse versato la somma di 1100 euro, i suoi “carcerieri” l’avrebbero lasciata libera. Le modalità e la cifra esigua richiesta dai presunti aguzzini, sin dal primo momento ha insospettito gli agenti della Sottosezione , che una volta informati sull’orario e sul luogo nel quale doveva essere consegnato il “riscatto”, hanno fotocopiato tutte le banconote, mettendo sotto controllo il telefonino della georgiana, avviando accurate indagini. Dopo un primo sopralluogo, prima al Casello di Pratola Peligna, poi in un’area di servizio di Popoli, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria, si sono appostati in modo da avere una visuale completa del luogo dell’appuntamento.
Intorno alle 18.00, nel luogo stabilito, è arrivata un’auto con a bordo la georgiana, condotta da J.F, italiana residente a Pescara, indicata nella telefonata come complice dei rapitori. Una volta scese dall’auto le donne si sono portate nelle vicinanze di un distributore dove G.R. si è avvicinato, consegnando il denaro a J.F , che in questo originale set cinematografico, ha recitato la parte della “carceriera”. Una volta avvenuto il passaggio del denaro tra G.R. e J.F. , che di fatto costituisce la completa perpetrazione del reato, e la prova di volontà dei malfattori di portarlo a termine, sono intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, che nel mentre avevano filmato la scena con la telecamera.
A seguito di ulteriori indagini, gli uomini della sezione di polizia giudiziaria hanno ricostruito il quadro completo dell’intera vicenda, che ha visto coinvolto 45enne G.V., originario di Lecce, domiciliato a Pescara, il quale risulta aver messo in piedi tutta questa storia per truffare e spillare soldi al povero 57enne di Rivisondoli, il quale già in passato aveva prelevato soldi dal suo conto per aiutare la giovane amica che diceva di avere un figlio. I tre autori della truffa e del raggiro sono stati denunciati all’A.G. competente , mentre il denaro è stato sequestrato. Quella dell’altro giorno è l’ennesima operazione di Polizia giudiziaria portata a termine con successo dagli uomini appartenenti alla Sottosezione Polizia Stradale di Pratola Peligna.
Lo spiacevole episodio nel quale è rimasto coinvolto il 57enne, ripropone uno dei tanti modi per raggirare le persone, soprattutto ad opera di giovani e spesso avvenenti cittadine straniere. A questo punto oltre a raccomandare un pò a tutti di stare attenti e di rivolgersi sempre alle forze di Polizia, ci viene da ricordare ai “buoni di animo” che se davvero vogliono aiutare qualcuno, esistono tantissimi centri che si prendono cura di anziani , disabili e malati, che stanno attraversando davvero momenti di grandissime difficoltà..