ROMA – I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, hanno arrestato cinque persone con la pesante accusa di aver fatto prostituire due giovani adolescenti, consenzienti, dalle quali prendevano una parte del guadagno. Tra i 5 arrestati c’è l’abruzzese Caporal Maggiore dell’Esercito N. P., 34enne originario di Scanno.
Le indagini dei Carabinieri hanno preso il via dalla denuncia presentata dalla madre di una delle due minorenni, esasperata dal comportamento aggressivo della figlia e della sua grande disponibilità economica, tanto grande da permetterle di andare via di casa. La storia emersa dalle indagini coinvolge due ragazzine di 14 e 15 anni adescate su internet, che spendevano gran parte dei proventi per acquistare cocaina, e 5 adulti, tra i quali N.P., che la notte scorsa è stato prelevato dai Carabinieri di Roma unitamente ai colleghi di Scanno dipendenti la Compagnia Carabinieri di Castel di Sangro, presso la sua abitazione di Scanno.
Le due adolescenti, studentesse di un liceo classico, non sembra siano state costrette a prostituirsi con minacce e violenza. In breve tempo le due sarebbero state trasformate, col loro consenso, in appetibili baby squillo. Una delle due, 14enne, appartenente ad una famiglia di professionisti romani e definita “figlia ribelle” tanto da scappare di casa. L’altra, 15enne, è figlia di una barista a sua volta tra gli arrestati per sfruttamento della prostituzione.
È stata la 14enne, a convincere la compagna di scuola a seguirla nella redditizia attività di baby prostituta. Un’attività che, secondo la meticolosa ricostruzione dei Carabinieri, sarebbe iniziata nel maggio 2013 in un appartamento del quartiere Parioli, affittato da un persona inconsapevole di quanto avvenisse al suo interno. La quattordicenne era stata adescata nel corso di colloqui in chat sul sito “Incontri Bacheca” dai tre uomini che le trovavano clienti “sicuri” che pagavano cifre importanti, dalle quali trattenevano una buona percentuale sui compensi.
Uno degli arrestati, in particolare, “gestiva” il giro e aveva adibito a Casa Chiusa un appartamento in Viale Parioli 190. L’uomo trovava clienti attraverso siti online di incontri. Secondo la ricostruzione dei carabinieri le due studentesse arrivavano nell’appartamento quasi tutti i pomeriggi, dopo scuola. Tra gli arrestati, come già detto, anche la mamma di una delle ragazze, barista, che era a conoscenza della prostituzione e che ne riceveva parte dei profitti, oltre a un cliente che avrebbe cercato di estorcere 1.500 euro a una delle giovani col ricatto di diffondere un video della ragazzina nel quale non esisteva alcun pudore.
Nel corso dell’operazione i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno effettuato numerose perquisizioni anche nelle abitazioni di alcuni clienti, alcuni dei quali sono stati denunciati. L’appartamento di viale Parioli è stato sequestrato. Le due ragazze, per ora, restano affidate ai familiari. Di grande aiuto, per procedere all’arresto di N. P., è stato il contributo degli uomini della Stazione Carabinieri di Scanno, dipendenti la Compagnia Carabinieri di Castel di Sangro, da due mesi diretta dal capitano Pasquale De Corato.
P.M. / D.R.