RIVISONDOLI – È stato individuato e trovato morto, intorno alle 12.00 di oggi, il secondo escursionista travolto dalla valanga, Lanfranco Castiglione di 25 anni (nella foto), originario di Montenello di Bertona (PE), che era scoparso in località Monte Pratello il 16 Gennaio scorso insieme a Fabrizio Di Giansante, con il quale Castiglione condivideva una fortissima passione con la montagna.
Grande sconforto e dispiacere tra i soccorritori del Soccorso Alpino Nazionale, della Polizia di Stato del distaccamento Aremogna Monte Pratello, degli sciatori e dei Carabinieri delle Stazioni di Pescocostanzo e Roccaraso, che ininterrottamente e con forte dispendio di energie e professionalità hanno portato avanti le difficilissime ricerche malgrado le condizioni atmosferiche avverse e il territorio impervio.
Nel loro volto il dolore, di chi questa triste vicenda l’ha vissuta in diretta, in silenzio, sperando che si concludesse nel migliore dei modi come avvenuto in passato. Le condizioni e le varie lesioni rinvenute sui corpi dei due alpinisti, rinvenuti sotto più metri di neve, fanno presupporre che siano deceduti sul colpo, dopo essere stati investiti da una o più valanghe. Uno dei due alpinisti era un tecnico del soccorso civile del centro nazionale soccorso alpino e speleologico. Per il rinvenimento dei due malcapitati, indispensabile l’aiuto dei cani e del sistema di ricerca Apparato Travolti Valanga ARTVA.
Le ricerche erano riprese questa mattina prestissimo, alle 12 circa la triste notizia. La Procura della Repubblica di Sulmona, vicinissima alle famiglie, ha disposto che le ispezioni ai due malcapitati venissero esperite a Pescara. Sconforto e dolore in tutto l’Alto Sangro dove la notizia ha fatto il giro in poco tempo e si respira un clima di indescrivibile tristezza. La gente del luogo ha vissuto questa vicenda con moltissima apprensione, Lanfranco e Fabrizio ormai erano nel cuore di tutti, tanto che un’anziana signora ieri mattina chiedeva informazioni sul loro conto.
Dolore e grande sgomento per il Sindaco della vicina Roccaraso, Francesco Di Donato, il quale ha espresso profondo cordoglio, manifestando la sua vicinanza e quella di tutta la cittadinanza di Roccaraso e Pietransieri alle famiglie dei due poveri alpinisti volati in cielo. Gli esperti rinnovano l’invito a non “sfidare la montagna”, non isolarsi, non uscire fuori dalle piste e dai tracciati. E’ importantissimo abbandonare la montagna e le piste prima che inizi a fare buio.
Pierluigi Monaco