CASTEL DI SANGRO – La sede castelsangrina dell’Università della Libera Età non è nuova a discutere di argomenti poco conosciuti ma di grande impatto grazie a tesi di laurea di professionisti locali, come è stata ieri la lezione sulla sorgente sulfurea di Villa Scontrone. Il geologo Fabio D’Amico è riuscito a trattare un argomento altamente tecnico con linguaggio poco ostico e alla portata di tutti, tracciando un quadro generale di quella che è una sorgente dalle immani possibilità.
Una quarantina i presenti, tra cui l’Avvocato Fioritto proprietario del terreno in cui sgorga la cosiddetta “acqua puzza”. Argomento principe del seminario è stata l’idrodinamica ed idrochimica della sorgente sulfurea di Villa Scontrone. “Il lavoro esposto,” spiega Fabio D’Amico, “è stato portato avanti per un periodo di quattro mesi tra giugno e ottobre. È basato in parte sulla bibliografia pre-esistente e in parte sulla sperimentazione diretta, studiando il periodo di esaurimento della sorgente e le caratteristiche chimico-fisiche delle acque. Obiettivo: ricavare informazioni sull’acquifero, ossia il contenitore naturale nel sottosuolo, e spiegare così il carattere sulfureo delle acque causato dall’alto contenuto di acido solfidrico (H2S)”.
La lezione ha trattato anche i poteri delle acque sulla salute umana, ad esempio per la cura dei reumatismi. Cenni al problema idrogeologico connesso al fiume Sangro e al nuovo ponte di Villa Scontrone, con un paio di foto scattate in occasione dell’alluvione del 2010 per ricordare come la natura presenti si risorse, ma anche pericoli.
Nel finale, l’ampia galleria fotografica realizzata dallo stesso D’Amico avvicina gli “allievi” alla sorgente, fornendo un passaggio fondamentale per la comprensione dell’intero seminario e spiegando le caratteristiche geologiche dell’area interessata.
Dario Riccio