SULMONA – Dopo il fiume di interrogatori dei Carabinieri di Sulmona coordinati dal Capitano Francesco Nacca e le numerose prove raccolte nel corso degli stessi, in merito alla vicenda che ha visto le foto di una 14enne di Sulmona pubblicate su un profilo Facebook e su numerosi telefonini, l’inchiesta è passata al Tribunale dei Minorenni dell’Aquila, nelle mani del Procuratore Antonio Altobelli.
Il Procuratore ha letto ed esaminato attentamente la vicenda, e nel giro di qualche giorno assumerà tutti i provvedimenti nei confronti dei minori coinvolti nell’inchiesta, responsabili a vario titolo di divulgazione di materiale pedopornografico. Gli indagati per ora sarebbero una trentina, in prevalenza ragazze, e a sorpresa esce completamente di scena il 25enne di Sulmona, che all’inizio della vicenda sembrava maggiormente coinvolto, il quale non è risultato responsabile di alcun reato.
I carabinieri che nell’indagine specifica sono stati coordinati dal Maresciallo Luigi Lucente, a seguito dei delicatissimi interrogatori, hanno acquisito prove basandosi su sommarie informazioni rese da minori, assistiti dai genitori e in alcuni casi da psicologi, e per ora hanno denunciato solo una 15enne coetanea della vittima. La ragazza, incastrata soprattutto dagli accertamenti effettuati dalla Polizia Postale che è risalita all’indirizzo IP del computer, ha ammesso il suo sbaglio, riferendo di avere agito per gelosia e invidia, nei confronti della sua amica bella e corteggiata. Ricevute le tre foto osè della sua “odiata” coetanea, le ha quindi postate su Facebook, creando un profilo sotto falso nome che, sebbene bloccato immediatamente dal gestore, non ha impedito la veloce divulgazione delle immagini a centinaia di persone.
Attualmente la ragazza è quella che rischia di più. Un altro particolare assurdo, ma logico, è che anche la vittima potrebbe rischiare per aver divulgato le sue immagini, che comunque rappresentano un nudo riguardante un minore. La vicenda, ancora tutta da definire, comunque traccia il profilo di una gioventù che spesso, forse inconsciamente, è contrariamente alle apparenze davvero poco ingenua ma anche poco furba.
P. M.