SANT’ANGELO DEL PESCO – Grazie all’intercessione di Michele Di Franco presso il Consiglio Regionale abruzzese, avvenuta anche tramite l’articolo in esclusiva di EcoDelSangro.it dello scorso 2 luglio, alcuni passi sono stati fatti verso la risoluzione del grave problema causato all’economia della nostra regione dall’interdizione della S.S. 88 “Sangrina” (anche conosciuta come Variante di Sant’Angelo Del Pesco) ai camion con massa superiore alle 7,5 tonnellate.
“Grande soddisfazione da parte mia, che dopo aver contattato varie amministrazioni per preparare un ricorso al TAR al fine di impugnare l’ordinanza, ho visto muoversi direttamente la Regione Abruzzo,” sottolinea Michele Di Franco. “Proprio ora che Marchionna si è aperto ad investire ben 700 milioni di euro per la SEVEL e l’economia abruzzese, con lo sprono tra le altre cose al miglioramento delle infrastrutture, si è pensato bene di interrompere la principale via di comunicazione tra le industrie della Val di Sangro e le più importanti città italiane”.
Il Consigliere Regionale Paolo Palomba di Centro Democratico ha quindi presentato, questa mattina, una risoluzione urgente che invita il Presidente e tutta la Giunta regionale abruzzese ad attivarsi per scongiurare la chiusura della S.S. 88 “Sangrina” al transito dei veicoli che trasportano merci, da parte della Provincia di Isernia.
“Il danno che ne deriverebbe per tutta la parte sud della nostra regione sarebbe enorme”, analizza Palomba. “Tutti i camion che partono dalla zona industriale della Val di Sangro, SEVEL compresa, sarebbero costretti a fare un larghissimo giro. Come se per andare a Roma ci costringessero a passare da Milano. In questo momento di grave crisi produttiva ed economica il compito della pubblica amministrazione dovrebbe essere quello di evitare problemi alle aziende. I nostri prodotti sarebbero gravati da un ulteriore costo che ne ridurrebbe la competitività. Il mio intervento mira a scongiurare questa chiusura, attivando la giunta regionale ad incontrare i rappresentanti della Provincia di Isernia per trovare la soluzione al problema. Non si può aspettare che si creino posti di lavoro senza che vi siano le condizioni infrastrutturali per lo sviluppo economico. La politica dovrebbe servire a prevenire i problemi e non a limitarsi a prenderne atto e alzare le mani. Per questo serve un profondo cambiamento e rinnovamento!”.
L’Alto Sangro ha finalmente una voce di riferimento per le problematiche che potrebbero sembrare insormontabili, ma per risolvere le quali basta impegno e perseveranza. Solo così si capisce come un piccolo territorio montano, apparentemente senza pretese di fronte alla grande politica regionale e nazionale, può tornare a conquistare l’importanza che spetta alle sue mille risorse.