CASTEL DI SANGRO – Erano passate da poco le 16:00 quando il conducente di una piccola utilitaria bianca, procedendo in direzione Castel di Sangro sulla S.S. 652, ha perso il controllo della propria vettura impattando contro il guardrail. Lo spavento dei soccorritori, nel vedere la vettura, è stato tale da pensare al subito al peggio data la gravità della collisione contro la barriera opposta al senso di marcia.
L’autoveicolo, pare, abbia transitato sul dosso arcinoto a tutto l’Alto Sangro per la sua pericolosità collocato alle porte di Castel di Sangro subito dopo Rionero Sannitico, probabilmente a velocità sostenuta, sollevandosi da terra invadendo la corsia opposta. Solo il caso fortuito ha permesso di evitare lo scontro frontale contro un’altra vettura, schiantandosi violentemente contro la barriera, che per l’urto si è conficcata nell’abitacolo al centro dell’autoveicolo.
Il timore che la lamiera avesse ferito mortalmente uno degli occupanti era fortissima nel vedere la scena, ma il destino ha voluto che il guardrail abbia centrato alla metà la vettura, ferendo in modo lieve gli occupanti, due giovani sulla 25 anni. Ripercussioni sul traffico a causa dell’incidente per l’invasione della corsia sono stati inevitabili, snelliti prontamente dall’intervento delle forze dell’ordine che hanno evitato che i passanti, incuriositi dalla scena, potessero paralizzare il traffico.
Troppe volte è stato segnalato quel pericolosissimo dosso alle porte di Castel di Sangro, causa troppe volte della rottura alle sospensioni, pneumatici nonchè allo chassis delle autovetture. Aspettare che accada un grave incidente a causa della incuria del manto stradale mettendo a repentaglio l’incolumità degli automobilisti, è diventata una prassi consolidata nel tempo, spesso per un dissesto finanziario nelle casse dell’ Anas. Questo non può giustificare la mancata manutenzione delle strade perchè non possiamo permetterci più di aspettare una tragedia per risolvere questo problema, altrimenti la casualità e la buona sorte potrebbero abbandonarci distruggendo la vita delle famiglie che risiedono nel nostro comprensorio o di qualche turista che decide di vivere le bellezze dei nostri territori.
art.di.red.