ROCCARASO – Mentre la salma del povero trentanovenne Gerard Damiani, investito da una slavina domenica pomeriggio, veniva immediatamente messa a disposizione dell’Autorità giudiziaria per gli accertamenti medico legali di rito presso l’Obitorio dell’Ospedale Civile di Castel di Sangro, il PM presso il Tribunale di Sulmona, Dr.ssa Aura Scarsella, ha aperto un’inchiesta sulla vicenda per accertare eventuali responsabilità.
Il giovane assicuratore napoletano, nel primo pomeriggio di domenica, stava affrontando “Il cucchiaio” all’Aremogna, quando è rimasto vittima di una slavina durante un fuori pista. Insieme a lui ci sarebbero stati altri tre amici miracolosamente scampati, uno dei quali dopo la tragedia è sceso a valle per dare l’allarme ai soccorritori. Damiani aveva casa a Rivisondoli ed era un appassionato frequentatore della montagna. La località dove è avvenuto l’incidente vanta una lunga scia di tragedie, sempre dovute a imprudenza e imperizia dei praticanti la montagna, che sebbene vietato, specialmente con le tavole da Snowboard si cimentano in rischiosi fuori pista.
Le forze di Polizia raccomandano prudenza e invitano al rispetto delle regole, in particolare consigliano di non abbandonare mai i tracciati “ufficiali” per cercare emozioni “fuori pista”. Il primo cittadino di Roccaraso Francesco Di Donato, si unisce alle raccomandazioni delle forze dell’ordine e dei gestori gli impianti e commenta con dolore questa ennesima tragedia, lo stesso esprime profondo cordoglio e a nome di tutta la cittadinanza ed è vicino al dolore dei familiari del giovane deceduto.
Sugli impianti la “Macchina del Soccorso” è efficientissima, ma quando accadono tali disgrazie il tempo di intervento e il rinvenimento delle persone investite purtroppo incide poco sulla loro sorte. Solo un mese fa, il 17 gennaio scorso, sempre nel comprensorio sciistico di Roccaraso-Rivisondoli in località Monte Pratello, persero la vita Lanfranco Castiglione, 25enne di Pescara, e Fabrizio Giansante, 36enne di Penne, travolti da una slavina mentre affrontavano un pericolosissimo fuori pista. I due erano esperti della montagna e membri del soccorso alpino.
Dove ha perso la vita Damiani domenica, nel 2011 si sfiorò un’altra tragedia sempre per un fuori pista: una slavina infatti investì due sciatori, E. V. di 35 anni e N. O. di 40 di Castel di Sangro e C. L., 31 anni di Napoli, che si salvarono miracolosamente. I tre furono denunciati per disastro colposo. Molti sciatori e snowboarder invocano un forte inasprimento delle pene, magari anche l’arresto, per chi pratica il fuori pista e forse non sarebbe del tutto sbagliato prendere in considerazione tale proposta.