Scanno – Le “Glorie” di San Martino ogni anno si rinnovano in una famosa ed emozionante festa che si tiene tra le antiche vie dello splendido paese di Scanno, nella sera del 10 novembre, per rievocare quella che fu la leggenda legata al Santo Martino, il quale nella freddissima giornata dell’11 novembre decise di donare il suo mantello ad un povero vecchio coperto solo di stracci che stava morendo di freddo.
La leggenda prosegue ancora raccontando che poco dopo magicamente la terra iniziò ad essere scaldata dal sole, il vento freddo si calmò, le nubi si diradarono: la conseguenza di tutto ciò fu l’avvento della famigerata “estate di San Martino”, che dunque annualmente viene ad essere riproposta con questa festa nel paese per ricordare l’atto di carità che aveva salvato la vita a quel povero che, altrimenti, di lì a breve sarebbe stato sopraffatto dal gelo.
Fu proprio il sogno fatto da Martino in quella stessa notte a mostrargli la vera identità di quel povero bisognoso, da lui aiutato, nella persona di Cristo che aveva voluto mettere alla prova la sua capacità di fare del bene, e nel sogno infatti il Signore era coperto del mantello che il Santo gli aveva dato.
La festa in paese ha una regola base che possa valere per tutti ed è il divertimento, che caratterizza la serata del 10 novembre : i festeggiamenti vengono avviati alle ore 18.00, ed è proprio da questo momento in poi che si potranno gradire tipiche prelibatezze abruzzesi che si accompagno alla degustazione del tanto atteso vino novello. Vengono improvvisati canti, balli e questo clima di festa realizza quello che è il vero scopo della serata: i presenti non solo appaiono spensierati ma tutti insieme con grande senso civico s’impegnano ad accendere le propria “Gloria”, facendo anche dei pacifici confronti tra di loro che li porti ad essere anche compagni in una gara che vede vincitore colui che riesce a tenere il più a lungo possibile acceso il proprio rogo. Non c’è rigida temperatura che possa ostacolare questa caratteristica festa autunnale che vede i viottoli del paese animarsi per la costruzione di tre grandi torri di legno alte circa 20 metri, accese al tramonto in tre contrade portando poi il paese a raccogliersi nell’aia di Sant’Angelo, ottimo punto da cui assistere al rito.
E così anche quest’anno il borgo di Scanno si prepara a vivere per la sera del 10 novembre 2009 questa immancabile emozione che come sempre attirerà l’attenzione non soltanto dei curiosi ma anche di coloro che amano “assaggiare” le folkloristiche specialità di paese.