Carovilli (IS) – I boschi di Carovilli sono generosi nei confronti dei loro frequentatori, soprattutto se cercatori di tartufi e funghi rispettosi dell’ambiente.
Questa volta il beneficiario di tanta generosità è stato Reginaldo (in paese chiamato semplicemente Aldo) D’Andrea che abituato ad andare per tartufi è riuscito nella bella impresa di trovarne uno bianco, della migliore qualità, veramente invidiabile, che pesa 634 grammi.
Non sono poche le persone che a Carovilli si dedicano alla ricerca dei tartufi: negli ultimi anni, infatti, questa è diventata un’attività molto interessante soprattutto per coloro che amano passeggiare nei boschi e dedicano molto tempo all’addestramento dei cani, trovando così anche il modo di arrotondare il loro reddito annuale.
Certo, un tartufo di tali dimensioni è una rarità, «è per questo motivo – afferma Aldo D’Andrea – che nello spirito dei ricercatori deve esserci necessariamente l’amore ed il rispetto per la natura e per gli animali. Nessuno può improvvisarsi da un giorno all’altro cercatore di funghi o di tartufi, perché rischia di danneggiare l’ambiente e provocare la dura reazione della natura stessa che in molti casi smette di offrire quei doni che elargisce tanto generosamente».
«A questo proposito – sostiene Luciano Scarpitti, Presidente dell’Associazione “Il Glicine” – esiste attualmente una forte polemica tra coloro che programmano il taglio dei boschi pensando esclusivamente al loro sviluppo e all’interesse per le entrate finanziarie dei comuni e coloro che, invece, pensano che i tagli debbano anche tener conto dell’equilibrio naturale che si va a modificare con conseguenze negative sulla crescita dei frutti del sottobosco. Su questo tema – aggiunge Scarpitti – che coinvolge numerosi aspetti di carattere scientifico, normativo ed economico, l’Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche “Il Glicine” intende al più presto aprire un dibattito ed organizzare delle conferenze».