AGNONE – Diritto alla salute, ai servizi, ad un futuro certo. Queste le richieste degli studenti dell’ISISS di Agnone, che si sono mobilitati con un corteo di protesta. La scorsa settimana, durante un’assemblea con i medici del Caracciolo, si era parlato di occupazione dell’ospedale e di blocco della ‘ndoccaiata dell’8 dicembre. Poi gli studenti hanno optato per una manifestazione più pacifica, che non comportasse un disagio per i servizi ospedalieri.
Nella mattina di ieri le classi degli istituti superiori si sono incontrate in piazza XX settembre, e da lì hanno sfilato per le strade principali del paese, con striscioni, fischietti e fumogeni, soffermandosi sotto il Municipio, dove hanno riscosso anche qualche applauso da alcuni impiegati. Lungo il corso principale i ragazzi si sono seduti per terra, bloccando il traffico per un paio di minuti, e, nel salire verso l’ospedale, hanno trovato buona parte del personale ad aspettarli, dietro il muretto del piazzale antistante l’edificio, che ha espresso il suo consenso con uno scrosciante applauso.
Poi hanno appeso gli tutti striscioni e si sono arroccati ai margini dell’edificio, per permettere il passaggio alle emergenze; lì hanno continuato a protestare rumorosamente per l’intera mattinata. Così il rappresentante d’istituto, Francesco Di Nucci: “L’abbiamo fatto non solo per il nostro diritto alla salute, ma soprattutto per il nostro diritto ad un futuro qui! Non vogliamo essere costretti ad abbandonare il paese, né L’Altomolise, a causa della mancanza di opportunità. Non è una manifestazione politica, noi non ce l’abbiamo con nessuno, vogliamo solo che vengano rispettati i nostri diritti e che ci venga assicurato un domani, nei luoghi in cui siamo nati.
Chiediamo maggiore rispetto per il lavoro del medico, e maggiore attenzione: qualche giorno fa, su ‘L’ Espresso’, è uscito un articolo in cui si diceva che la ASL di Agnone è una delle migliori delle zone montane d’Italia, perché ha sempre chiuso il bilancio in attivo. Riflettiamo su questo. Non ci arrenderemo: è in programma una lettera che verrà spedita a Napolitano, a Berlusconi e a Fazio, in cui scriveremo che chiediamo uno sviluppo per la nostra zona, che ci garantisca il diritto di poter continuare a vivere qui, senza l’allontanamento forzato.
E forse organizzeremo anche una manifestazione di protesta a Campobasso, magari con l’appoggio di altre scuole” Il personale medico si è mostrato riconoscente: “Anche se le speranze sono poche, è bello che i giovani abbiano preso coscienza delle problematiche sociali del nostro paese e si siano mostrati vivi e attivi. Dalla scorsa assemblea non si sono stancati di darsi da fare, e dimostrano che siamo una comunità degna e intelligente”
Adele Moauro