ROMA – “Chest’è la terra de la bona genta, che penza e parla senza furberia, veste all’antica, tira a la fatia, vò bene alla famiglia e jè contenta”. Un cartello con queste splendide rime del poeta molisano Eugenio Cirese ha costituito il benvenuto al pomeriggio molisano promosso dall’associazione “Forche Caudine“, il circolo dei molisani a Roma e dalla parrocchia di Fossalto (Campobasso) in onore di don Antonio Pizzi, sacerdote nel paese centromolisano dal 1956, insigne scrittore e poeta.
L’iniziativa ha avuto luogo domenica pomeriggio nei suggestivi locali dei Padri passionisti della Scala Santa, di fronte alla Basilica di San Giovanni in Laterano a Roma.
Nella sala gremita è stata protagonista la lingua molisana. Quella delle poesie di Eugenio Cirese (“Pover’amore”, “Ritorne” e “Vierne”), di Giuseppe Altobello (“Esempie”, “La fatia”, “La vecchia povera”), di Modesto Della Porta (“Lu destine”, “Serenate a mamma”), fino alle tante dello stesso Pizzi, dedicate anche alla comunità molisana a Roma. Le hanno declamate una decina di ragazze di Fossalto. A seguire il coro della parrocchia ha intonato alcune canzoni della tradizione molisana, tra cui “Mmiez’a la vigna”,
Il pomeriggio è stato presentato da Michelina Saliola, fossaltese residente a Roma, tra le promotrici dell’iniziativa. Alcuni intervenuti hanno voluto leggere proprie composizioni. In chiusura Giampiero Castellotti, presidente dell’associazione “Forche Caudine”, ha salutato i numerosi convenuti. Sono intervenuti anche alcuni rappresentanti del circolo “Caccavone”, composto da emigrati di Poggio Sannita, che hanno ribadito il proprio legame con la regione d’origine.
Il finale è stato allietato da un ricco buffet di prodotti squisitamente molisani e dall’apertura, a cura del rettore della Scala Santa, dello splendido giardino interno al comprensorio religioso dove i molisani hanno avuto modo di ammirare il tramonto dell’ottobrata romana.
La prossima settimana alcuni membri dell’associazione “Forche Caudine”, in testa l’avvocato Donato Iannone, incontreranno il presidente della Camera, onorevole Gianfranco Fini.
fonte: forchecaudine.com