RIONERO SANNITICO – “Il nostro principale impegno come amministrazione è quello di tutelare la salute dei cittadini”: così esordisce il sindaco del comune di Rionero Sannitico, Ferdinando Carmosino, sulla questione dell’inquinamento del Vandrella. Il caso, emerso nei giorni scorsi, ha portato alla denuncia dei gestori dell’impianto di compostaggio di Bocca di Forli. L’impianto di stoccaggio è situato al confine tra l’Abruzzo e il Molise, i fluidi di scolo però, come è emerso dalle indagini compiute dagli uomini del Corpo forestale, si riversavano nel corso d’acqua che attraversa il territorio di Rionero Sannitico.
“In seno alla compagine governativa – spiega il sindaco- abbiamo un assessore che è delegato proprio all’ambiente e alla tutela di questo nostro importante patrimonio. Nel corso dei mesi– continua Carmosino – abbiamo più volte fatto eseguire delle analisi per stabilire se e quanto il nostro fiume fosse inquinato.
Le analisi sono state eseguite sempre in collaborazione sia con l’Asa (Alto Sangro Ambiente) sia con l’ausilio della Asrem che ha inviato i propri tecnici. Effettivamente in una di queste rilevazioni i valori erano alterati ma non pensavamo ai livelli di cui abbiamo letto sui giornali. In realtà il problema c’è ed è motivo di apprensione per noi amministratori poiché la questione della discarica di Bocche di Forli è una storia che ha particolarmente segnato la storia del paese che devo amministrare.
Infatti – ricorda Carmosino – quando la discarica venne realizzata in molti in paese sollevarono dubbi in merito alla sua realizzazione soprattutto perchè, sebbene la discarica sui trovi in territorio abruzzese, in realtà soltanto pochi metri la separano da Rionero. Allora, furono violente le proteste della popolazione ma come è chiaro queste rimasero del tutto inascoltate. Il problema dell’inquinamento del fiume è dato dal percolato che proviene dall’impianto di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti di Bocche di Forli, percolato che in realtà non dovrebbe proprio esserci.
È chiaro però che a questo punto, quando gia in passato lo stesso impianto fu posto sotto sequestro, noi come amministratori promettiamo alla gente di Rionero il nostro massimo impegno a vigilare perché insieme agli organismi competenti dobbiamo innanzitutto stare attenti a quello che accade sul territorio ma dobbiamo tutelare quello che ancora abbiamo di buono, l’aria e l’acqua che sono le nostre principali ricchezze che dovranno essere garanzia per le future generazioni”.