CASTEL DI SANGRO – «La probabile chiusura del reparto di rianimazione dell’ospedale di Castel Di Sangro rappresenterebbe una vera e propria problematica. Pronto ad incatenarmi fuori dal nosocomio per scongiurare il tutto». Così il presidente uscente dell’Unione dei Comuni dell’Alta Valle del Volturno, Orazio Ciummo che si rivolge anche ai comuni dell’Alto Molise per sollecitare una manifestazione di protesta collettiva.
E’ lui a fare da capo fila, essendo un politico conosciutissimo anche nell’alto Sangro. «La probabile chiusura del reparto di rianimazione dell’ospedale di Castel Di Sangro – ha spiegato Ciummo – sarebbe una vera e propria iattura. Basti pensare che personalmente impiego solo quattro minuti con l’automobile per raggiungere Castel Di Sangro e molte volte sia da Rionero che dai centri limitrofi si è fatto uso dell’ospedale in questione.
Tagliare anche il reparto di rianimazione sarebbe gravissimo. I problemi che si andrebbero a verificare sarebbero numerosi. Personalmente ho 75 anni e potrei avere bisogno in futuro anche delle cure mediche e per convenienza preferirei recarmi proprio a Castel Di Sangro, per motivi di immediatezza e vicinanza. Sono pronto – precisa Orazio Ciummo – ad incatenarmi nei pressi dell’ospedale se tutto questo dovesse avvenire nel giro di poco tempo, per sollecitare e suscitare scalpore sia del mondo politico che in quello sanitario.
Un messaggio lanciato a tutti gli amministratori e sindaci dell’Alto Sangro, della Valle del Volturno e dell’Alto Molise – conclude Ciummo – che dovrebbero battersi per conservare la piena funzionalità dell’ospedale della cittadina abruzzese che ha rappresentato sempre un punto d’eccellenza per la sanità locale e soprattutto una struttura comoda da raggiungere».