POGGIO SANNITA – Forse la triste storia del canile di Poggio Sannita è vicina ad una svolta, anche se non è dato sapere nei particolari le evoluzioni della vicenda. L’UGDA, una delle tante associazioni impegnate nel sostegno agli animali, mantiene il più stretto riserbo e si limita ad invitare i contribuenti a non intraprendere iniziative personali, piuttosto a rivolgersi alle organizzazioni per qualsiasi cosa.
Intanto spuntano fuori novità eclatanti, come quella del testimone che per adesso preferisce restare anonimo, per il semplice fatto che ha deciso, di propria iniziativa, di intraprendere un’ a zione legale verso i gestori del canile.
Il testimone ha vissuto in prima persona la situazione della struttura, e le sue dichiarazioni sono piuttosto forti: secondo quanto ci ha raccontato, la signora Bonadies avrebbe ricevuto numerosissime donazioni in denaro (si parla di cifre che ammontano a molte migliaia di euro) specialmente da parte di ignara gente di buon cuore del Nord Italia, che sarebbero invece finite nelle sue tasche.
La donna avrebbe agito scaltramente, spingendo i donatori ad essere molto generosi con storie inventate di sana pianta, e avrebbe utilizzato le somme non per i cani ma per il suo hobby, ovvero il gioco. Il testimone descrive l’immagine di una persona interessata al guadagno al punto da lasciar morire un buon numero di cuccioli nella squallida struttura piuttosto che regalarli ad un richiedente.
Maltrattamenti?
Se si certamente involontari, perché dovuti all’incuria. Come quello di un cagnolino tenuto chiuso per ore in macchina, con una coperta di lana addosso, in piena estate, a temperature molto elevate, nella convinzione di tenerlo protetto. E poi la scottante dichiarazione sul ‘cimitero dei cani’: circa 500 animali deceduti sarebbero stati seppelliti in una scarpata pochissimo distante dal canile, creando una sorta di camposanto illegale, come in un film dell’orrore.
Il che va assolutamente a violare l’art. 5 del Regolamento Regionale Molise del 21/3/2006 n.1 (B.U.R 1/4/06 n.8). Tutti quelli coinvolti nella vicenda, dai volontari ai contribuenti ai semplici curiosi, attendano che sulla questione si faccia chiarezza.
Adele Moauro