POGGIO SANNITA – Finalmente, dopo oltre un mese di attesa, i cittadini di Poggio Sannita possono tirare un respiro di sollievo, poiché torna ad essere transitabile, per tutti i veicoli di peso non superiore ai 35 quintali, la strada che collega il paese alla fondovalle Verrino, chiusa al traffico dal 7 giugno.
Il provvedimento era stato preso a seguito dell’ennesima e rovinosa frana, dovuta alle piogge intense delle settimane precedenti, che aveva letteralmente frantumato la carreggiata, peraltro già abbastanza stretta, impedendo materialmente qualunque tipo di passaggio.
Ennesima, giacché, oltre alle numerose altre verificatesi nel 2009, proprio all’inizio dello scorso marzo il Sindaco aveva emesso un’ordinanza di chiusura della stessa strada a causa di un grave dissesto, che si era fortemente aggravato nell’arco di poche ore, mettendo fine a qualsiasi tentativo di garantire una minima percorribilità.
Adesso ci si è avvalsi di un finanziamento di 15 mila euro, messo a disposizione dall’Assessorato alla Protezione Civile della Regione Molise, per i lavori di riparazione del manto stradale.
Un intervento importante, dal momento che, come commenta il sindaco di Poggio Sannita Tonino Palomba, la piccola arteria rappresenta un nodo strategico per il paese altomolisano, in quanto rende possibile la comunicazione con le tre direzioni fondamentali di Isernia, Campobasso e Vasto.
Importante e tuttavia, continua il Sindaco, non risolutivo, poiché le nostre zone, per la particolare natura del terreno, per lo più tufoso, sono continuamente sottoposte a dissesti geologici che ne impediscono la regolare transitabilità e che rappresentano un pericolo anche per le costruzioni.
Non a caso episodi del genere si verificano sempre più spesso, ultimamente, anche ad Agnone, sia nel centro abitato che nelle campagne circostanti, e nelle zone limitrofe di Capracotta, dove la scorsa primavera si è staccata una grossa fetta di parete montagnosa che ha minacciato le abitazioni adiacenti.
La riapertura parziale della strada è un buon passo avanti, ma per la sistemazione definitiva dell’intera zona dissestata si resta in attesa di un impegno economico rilevante, che probabilmente potrà concretizzarsi a breve termine con l’avvio di diversi canali di finanziamento.
Adele Moauro