POGGIO SANNITA – La vicenda del canile di Poggio Sannita continua ad alimentare interessi e polemiche. Mentre la campagna di solidarietà promossa dalle associazioni animaliste si prodiga nell’aiutare i cani con schiere di volontari e richieste d’aiuto, il capogruppo di opposizione, Maria Antonietta Bottaro, smentisce alcune dichiarazioni che il sindaco ha recentemente fatto alla stampa.
Tonino Palomba ha infatti difeso l’operato dell’amministrazione comunale, affermando la sua attenzione verso le condizioni del canile e il suo impegno nella risoluzione della questione. Così la Bottaro: “Dov’era il sindaco quando il 21 agosto 2008 il NAS e l’U.O. di Igiene e Sanità Pubblica Veterinaria effettuarono un sopralluogo al canile e comunicarono al sindaco, alla Procura della Repubblica, alla Regione e alla ASL che non c’era autorizzazione né carteggio relativo alla raccolta e allo smaltimento delle carogne e del contenuto della fossa di accumulo delle deiezioni e dei liquami?
Quando rilevarono malattie e condizioni igieniche precarie, con rischio di infezioni contagiose, odore nauseabondo e sovraffollamento in uno spazio ristretto e inadatto? E’ possibile che lui e gli altri amministratori che abitano la zona non abbiano preso in seria considerazione la segnalazione inerente ad un possibile inquinamento dell’ambiente e delle falde acquifere?
E’ possibile che nessuno abbia visto le ossa di cane che emergono ogni qualvolta si dissoda quel terreno? Gli stessi non sanno che anche nella fognatura comunale, a cielo aperto, sono state fotografate ossa di cane e che i residui sfociano nel fiume Trigno nella zona dello svincolo di Salcito?” Inoltre, nelle dichiarazioni della Bottaro si parla del rifiuto della proposta fatta dalla Comunità Montana di utilizzare l’ex ovile in contrada Sente quale sito idoneo ad ospitare gli animali; a detta del capogruppo, sarebbero attendibili le voci di paese secondo cui il rifiuto sarebbe da attribuire a motivi di ordine personale e politico.
Infine, si contesta la mancata osservanza del versamento di denaro dichiarato dalla Bonadies e dall’avvocato Cicerone in un documento inviato alle autorità competenti ed al comune. Si tratterebbe di due euro al giorno per ogni cane.
Adele Moauro