POGGIO SANNITA – Sono passati pochi giorni dalla messa in onda del servizio di “Striscia la Notizia” sul canile di Poggio Sannita, è già si è scatenata una bufera di polemiche.
L’inviato Edoardo Stoppa, che molto realisticamente ha documentato lo stato di degrado della struttura, la quale costringe gli animali a condizioni di vita pessime, ha dato però una visione non troppo concreta della situazione relativa agli operatori che condividono la struttura con i cani.
Al centro della polemica, la scena in cui il custode denuncia il disinteresse economico dei comuni dai quali le bestioline provengono e mostra il suo giaciglio condiviso con gli animali stessi.
Tutta realtà?
Davvero egli dorme con loro?
Inoltre Stoppa ha sorvolato sul precisare che è stata l’associazione UGDA a mobilitare i media e non gli operatori stessi.
Precisazione che potrebbe tranquillamente passare in secondo piano, giacché l’obiettivo primario è fornire un aiuto concreto agli animali mobilitando quanta più gente possibile, se non fosse per un particolare: cioè che gli italiani, osservando il programma tv, hanno inteso che ci fosse bisogno di aiuto per gli operatori della struttura, i quali non riuscirebbero a garantire il meglio per i loro cani!
Così moltissime donazioni sono arrivate all’indirizzo di Rita Bonadies, piuttosto che alle associazioni che seguono il caso. Un grave errore, perché è risaputo che molte delle donazioni in denaro fatte precedentemente, soprattutto da quando il caso è arrivato alla trasmissione Forum, non si sa quale fine abbiano fatto.
Così una signora della Valle D’Aosta, secondo quanto si legge nell’ormai noto gruppo ‘La Villa degli Orrori’, avrebbe inviato alla Bonadies oltre 250 euro, di cui non si è più saputo nulla.
Dunque l’appello degli animalisti e dei volontari che si impegnano quotidianamente in favore del canile, rivolto a tutti i cittadini d’Italia che abbiano preso a cuore la vicenda in seguito al servizio di Striscia, è unanime: “Non mandate soldi e aiuti direttamente ai responsabili, ma rivolgetevi alle associazioni che se ne occupano o contattate il gruppo”
Adele Moauro