POGGIO SANNITA -Con l’ordinanza sindacale n.2 del 4-3-2001, il sindaco di Poggio Sannita, Tonino Palomba, ha disposto il Sequestro amministrativo-sanitario del canile abusivo di Poggio Sannita, ex ‘Rifugio Valentina’, sito in località Castel di Croce.
Nel testo si legge che il primo cittadino ordina alla signora Rita Bonadies lo svuotamento della struttura, “consentendo l’accesso a recinti e locali, che ospitano i cani, al personale ASReM, ai Carabinieri NAS, ai Carabinieri della Compagnia di Agnone, al Vigile Urbano comunale di Poggio Sannita, agli operatori addetti alla movimentazione dei cani autorizzati dalla ASReM, mostrando e/o consegnando a richiesta del suddetto personale anche i cani detenuti all’interno dell’abitazione domicilio” Nell’ordinanza, inoltre, si fa riferimento anche al completamento dell’identificazione di ogni animale, al trattamento terapeutico delle eventuali patologie in atto, alla sterilizzazione chirurgica, con ricovero per degenza post-operatoria presso il canile autorizzato ‘Cuccia Paradiso’ a Capriati al Volturno.
Ovviamente, lo spostamento sarà graduale e deciso in base alle adozioni disponibili. Ricordiamo che lo scandalo è esploso nel dicembre scorso, quando l’associazione UGDA ha lanciato un allarme, in seguito alla visione di alcune fotografie, girate su Internet, che mostravano gli animali sofferenti. Anche l’inviato di Striscia la Notizia, Edoardo Stoppa, si recò sul posto per documentare la situazione.
I volontari, che da allora non hanno mai smesso di occuparsi degli animali, fornendo cibo e assistenza grazie alle donazioni pervenute da tutta Italia, si ritengono molto soddisfatti: “Grazie all’impegno del Ministero della Sanità, la dott.ssa Matassa e l’ On. Martini, dell’ASReM, del dott. Claudio di Ludovico (commissario straordinario per il randagismo), grazie alla tenacia e testardaggine dei membri dell’UGDA, si è giunti al risultato che per tanti anni non si è raggiunto, ovvero lo sgombro della struttura”, scrive Oliviero Fava, rappresentante di UGDA.
“Restano due quesiti ai quali gradiremmo avere delle risposte: 1) Per quale motivo la ASL di Agnone ha microchippato i cani intestandoli all’ass.ne Valentina, presieduta dalla stessa Bonadies, visto che secondo la legge 281/91 i cani randagi sono del sindaco; 2) Per quale motivo, una volta effettuato il sequestro, i cani sono stati affidati alla stessa Bonadies: sembra essere proprio un controsenso il fatto che si sequestrino dei cani maltrattati, ovvero non curati adeguatamente e non alimentati adeguatamente, per poi riaffidarli alla stessa persona o associazione”
Adele Moauro