PESCOPENNATARO – Creare un punto di unione, di vicinanza, di continuità con la terra d’origine. E’ il motivo per cui il Comune di Pescopennataro, insieme con la Pro Loco, ha voluto realizzare il calendario del 2011 che riunisce le più belle immagini dei 4 ‘Simposi di Scultura Live’ che si sono tenuti nel paese a partire dal 2007.
Delle numerose copie stampate, un centinaio verranno inviate dall’amministrazione comunale ai pescolani residenti all’estero, per concedere loro il piacere di rivisitare il luogo d’origine attraverso le immagini dell’arte storica del posto: la lavorazione della pietra. L’iniziativa rientra nel progetto volto a diffondere la conoscenza dell’antica arte degli scalpellini, che rivive da quattro anni nelle mani degli scultori che giungono l’estate a lavorare la nuda pietra per crearne un’opera artistica.
Il sindaco Pompilio Sciulli: “Per il suo valore artistico e naturalistico, risulta ancora più forte l’intenzione dell’amministrazione comunale di continuare nei prossimi anni con l’organizzazione di successivi Simposi, di concerto con l’Assessorato alla Cultura della Regione Molise e la Fondazione Cultura, al fine di riportare l’attenzione sulla tradizione di Pescopennataro come punto di riferimento nel Centro Sud per la scultura”
Ed è vero, perché è quasi tutto pronto per il Simposio del 2011, che si terrà dal 5 al 10 luglio e avrà come tema i 150 dell’Unità d’Italia. Tantissimi sono gli artisti internazionali di varia fama che in questi giorni si stanno sottoponendo alle selezioni per partecipare.
Procede intanto la diffusione del catalogo che raccoglie le immagini dei precedenti Simposi, con l’introduzione curata dal primo cittadino Sciulli, dal Direttore delle Aree Museali, nonché direttore artistico, Giuseppe Colangelo, e dal direttore della Fondazione Molise Cultura, dott. Sandro Arco.
Il catalogo, presentato lo scorso ottobre a Roma, nella sede centrale della Regione Molise, in presenza dell’assessore provinciale Angelo Iapaolo e dell’europarlamentare Marco Scurria, ha la finalità di rendere nota la storica lavorazione della pietra da parte degli scalpellini di Pescopennataro e di valorizzare il territorio con i suoi incommensurabili aspetti paesaggistici e naturalistici”.
Adele Moauro