Castel di Sangro – Il Consiglio Regionale ieri in seduta straordinaria, ha deliberato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la Regione Abruzzo ad intraprendere tutte le iniziative necessarie alla valorizzazione dell’Ospedale di Castel di Sangro.
Con tale deliberato la Regione Abruzzo riconosce la specificità dell’Ospedale di Castel di Sangro quale PRESIDIO SANITARIO MONTANO e si impegna a sottrarre la sua organizzazione agli standards aziendali/industriali , ovvero ad introdurre deroghe che ne garantiscano il corretto ed efficace funzionamento prescindendo dai parametri altrimenti utilizzati. L’impegno assunto dovrà concretizzarsi nei prossimi 60 giorni per porre rimedio alle conseguenze delle chiusure dei reparti, della continua sospensione di servizi , dell’impossibilità di ricovero in Ostetricia e Ginecologia, in Pediatria e in Cardiologia
Occorre tener presente che da Castel di Sangro occorrono da 45 a 60 minuti per raggiungere l’ospedale più vicino, con una viabilità a forte rischio nei mesi invernali, e spesso con l’impossibilità di effettuare il trasporto in elicottero; quindi partorire in strada , non poter evitare un aborto, non poter salvare la vita di un bambino che necessita di intervento urgente, non avere assistenza cardiologia tempestiva, costituiscono la realtà quotidiana. Ancora più disagiata e rischiosa è poi la condizione di tutti quei comuni dell’Alto Molise e dell’Alto Chetino per i quali l’Ospedale di Castel di Sangro è il presidio più vicino, e la cui soppressione o anche drastico ridimensionamento, esporrebbero le popolazioni ad una condizione di pericolo di vita ancor più grave, dovendo spostarsi verso presidi notevolmente più distanti, percorrendo strade di montagna.
Esprime soddisfazione, in una nota, il Comitato Civico di Salute Pubblica, coordinato da Elviro Saltarelli e Claudia Cincione” per aver contribuito a tale importante risultato, per essere stato punto di raccordo fra diverse appartenenze politiche ed aver creato un collegamento con i Sindaci ed i rappresentanti delle Comunità locali dell’Alto Molise, dell’Alto Chetino e dell’Alto Sangro.
Il coinvolgimento dei territori ha evidenziato la valenza del presidio Altosangrino nella sanità regionale ed il ruolo strategico dell’ospedale, collocato all’incrocio di tre provincie e di due regioni, in un’area inoltre con forti presenze turistiche”.
Il Comitato, ora si aspetta che gli impegni assunti dalla Regione Abruzzo trovino rapida applicazione: ” Continueremo a sostenere con la forza di argomenti inoppugnabili che l’Ospedale Altosangrino dovrà essere considerato e strutturato in modo da garantire di poter affrontare e risolvere sul posto le urgenze e le emergenze delle diverse specificità ospedaliere per la sicurezza sociale e sanitaria del nostro territorio”.