AGNONE – Le novità sulla situazione dell’ospedale Caracciolo si accavallano di giorno in giorno. Tra l’euforia delle iniziative a salvaguardia del possibile, arriva una notizia che gela il sangue a quanti continuano a credere che le cose possano cambiare: in una lettera, giunta il 18 gennaio, il dirigente Manfredi Selvaggi comunica la cessazione, a partire dalla sera stessa, della reperibilità degli anestesisti.
Ciò vuol dire che la loro presenza è assicurata dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20, e il sabato fino alle 12. In parole povere, se qualcuno avesse la sfortuna di sentirsi male negli orari o nei giorni in cui non è garantito il servizio, potrebbe andare incontro, in caso estremo, anche alla morte. Per il momento questo non succederà, perché il pericolo verrà scongiurato grazie alla disponibilità degli anestesisti, ma è comunque una situazione di incertezza e di tensione che non potrà reggere a lungo.
La cittadinanza è in delirio: “Non si può ipotizzare l’interruzione di un servizio pubblico così importante da un giorno all’altro. E’ come rilasciare l’autorizzazione ad uccidere” Ma la situazione è ancora più tragica di quanto ci si possa aspettare: dal 1 febbraio l’otorino, Giuseppe di Nucci, si metterà in aspettativa, esasperato dalla mancanza di strumentazione e di presidi per garantire l’attività ambulatoriale e di day hospital.
In più, con grande spirito di sacrificio, il Dott. Meo assicurerà le reperibilità extra fino al 31 gennaio, dando tempo alla ASREM di fatto fino al 25 febbraio per risolvere il problema delle carenze di organico al Laboratorio Analisi. Critica resta la situazione dell’ortopedico, Daniele Cerimele, con ambulatorio e reperibilità ad Isernia, e la risoluzione del problema legato alla Radiologia, che finora è rimasta una promessa.
Intanto, si continua a discutere sull’attivazione dell’RSA e del Centro di Medicina Sportiva, nonché del Polo di Formazione Regionale. Se fossero garantiti i servizi essenziali nessuno disdegnerebbe le nuove proposte, ma l’atmosfera che si respira non è delle migliori. In molti si aspettano che le azioni legali intraprese contro la violazione del diritto alla salute diano i risultati sperati.
Adele Moauro