Cocullo (AQ) – Un piccolo borgo della Valle del Sagittario è il luogo che hanno scelto i produttori di cibo di questo territorio per celebrare il “Terra Madre Day”, la giornata che Slowfood ha voluto dedicare in tutto il mondo alle produzioni artigianali e di filiera.
Tradizioni antiche che non solo resistono, ma si affermano sempre più per i loro sapori unici e per l’attenzione alle modalità di lavorazione, all’ambiente, ad una ruralità che significa anche mantenere vivo un intero territorio con le sue tipicità, la sua storia, i suoi monumenti, un’intera civiltà che rischia di scomparire perdendo le sue radici, e che viene salvata grazie a queste attività che producono un reddito non parassitario, ritrovando l’orgoglio delle lavorazioni e delle tradizioni locali.
Ma i produttori della Valle hanno voluto celebrare la giornata internazionale Slowfood sottolineando la commistione con quel che c’è di nuovo in questi territori, perchè legame con la tradizione non significa affatto guardare indietro, ma saper guardare al futuro senza perdere il meglio della nostra storia: e allora Terra Madre Day non sia il nostalgico sguardo ad un mondo che scompare, ma una scommessa reale e concreta di chi vuole lasciare alle generazioni future le risorse per continuare a produrre e consumare buon cibo.
E da dove rilanciare questo investimento, se non da un gruppetto di giovani che hanno voluto riaprire e rinnovare il bar di un piccolo borgo medievale come Cocullo, facendone un punto di aggregazione per i ragazzi della Valle e oltre? “C’è un importante movimento di riscoperta e valorizzazione dei prodotti territoriali e di filiera”, dichiara Nunzio Marcelli, portavoce della Comunità del Cibo Terra Madre dei pastori dell’Appennino, “ma a volte le iniziative sembrano ignorare il mondo dei giovani e giovanissimi, che continuano ad essere consumatori privilegiati dalla grande industria alimentare.
Noi pensiamo che è proprio da qui che bisogna ripartire ed investire, per dimostrare che non ci sono alimenti per giovani ed altri per meno giovani, come vorrebbe farci credere la pubblicità di massa, ma solo cibo buono con cui si possono inventare o reinventare tutti i modi di mangiare. I prodotti tipici e territoriali non sono roba da confinare in una sorta di <novelle cuisine> per pochi eletti, ma devono entrare a pieno diritto anche nei modi di consumo giovane, dal bar alla discoteca, dal panino agli stuzzichini: questa è la sfida che vogliamo lanciare, perchè i giovani e giovanissimi sono l’investimento su cui dobbiamo puntare sia a livello imprenditoriale sia di educazione alimentare”.
Per di più questa è l’occasione per dare il giusto rilievo al coraggio di questo manipolo di giovani, che hanno voluto prendere in gestione il bar di Cocullo, dandogli una loro impronta personale e facendolo diventare un’attrattiva innovativa per tutti i giovani di queste zone: un segno importante di vitalità e imprenditoria che non va trascurato ma valorizzato e sostenuto. Ed è proprio in un locale gestito da un gruppo di giovani e pensato per queste fasce di età che i produttori della Valle del Sagittario vogliono festeggiare il Terra Madre Day, lanciando la loro sfida al futuro.
Da qui l’invito a partecipare dalle 17 di domani e sabato 12 dicembre, al Bar di Cocullo, per verificare di persona se davvero prodotti territoriali e imprenditoria giovanile possono diventare una delle risorse per il rilancio turistico ed enogastronomico degli splendidi borghi d’Abruzzo.