Lanciano – La cittadina frentana potrebbe diventare la capitale dell’olio, la cerniera tra l’Europa del nord e il bacino del Mediterraneo, sia per la strategica posizione geografica che per un patrimonio unico che non dobbiamo assolutamente perdere».
Esordisce così il presidente di Feder Dop Olio Silvano Ferri nel corso del convegno “Gli strumenti della qualità e della tracciabilità per la valutazione dell’origine geografica degli oli extravergini di oliva” che si è svolto nell’ambito dell’11esima rassegna di Agroalimenta che insieme alle bontà dei prodotti esposti ha “accolto” questa importante dichiarazione non soltanto per la Fiera ma soprattutto per Lanciano che tornerebbe a ricoprire un ruolo di rilievo non solo in ambito nazionale.
«Lo scorso anno abbiamo parlato solo di dop abruzzesi, in questa edizione parliamo di dop nazionali, Agroalimenta ha ospitato il consiglio generale – continua Ferri – di Federdop con la presenza di ben 39 dop e l’unico Igp, provenienti da tutta Italia. Dobbiamo riportare al centro dell’attenzione la qualità e l’eccellenza, un binomio che troppo spesso viene dimenticato, così come non si pensa mai a quanta fatica, quanta cura e quanto lavoro ci sono dietro una bottiglia d’olio». Al convegno di ieri mattina hanno partecipato, nonostante il lunedì sia una giornata poco favorevole agli spostamenti, diversi presidenti arrivati da varie regioni della Penisola.
«E’ un argomento importante con una prospettiva concreta – puntualizza il presidente di Lancianofiera, Donato Di Fonzo – soprattutto se si guarda all’immediato futuro. Dal 1 gennaio 2010 entrerà in vigore la legge sul libero scambio nel Mediterraneo e quindi bisogna essere pronti per affrontare questa nuova sfida. La nostra produzione di olio non teme competizioni, è necessario però continuare a lavorare privilegiando la qualità».
Alla fine dell’incontro non poteva mancare un ricco e variegato buffet con gli oli dop, protagonisti. Ma assaggi e degustazioni hanno per tre giorni catturato la curiosità, stimolato anche i palati più esigenti che si sono lasciati sedurre dal fascino poliedrico del cioccolato, dai mix agrodolci di speciali sottolio, dai sapori decisi di formaggi e salumi, dai gusti delicati delle spezie, dalla bontà inimitabile dei cannoli siciliani, delle marmellate del Sudtirolo, dei mieli dai mille gusti. Tantissimi i visitatori che ieri, per tutta la giornata hanno affollato i padiglioni e gli stand di Lancianofiera, scegliendo un fine settimana diverso, a passeggio tra i profumi e i sapori che caratterizzano da sempre alcune regioni italiane.
«Agroalimenta è già un successo – evidenzia il direttore dell’Ente Ciro Pasquini – e anche se per avere dati certi, con numeri e cifre, bisognerà aspettare qualche giorno, possiamo senz’altro affermare che questa edizione non ha affatto deluso le aspettative degli espositori e dei visitatori».
Tanta la gente che, soprattutto domenica scorsa, ha visitato la rassegna, si è fermata incuriosita e divertita davanti ad alcune accattivanti dimostrazioni, come la torta a forma di fiore eseguita con rara maestria da un pasticcere della ditta “Dolcezze nascoste”, o le incredibili acrobazie di un mastro gelataio che con il suo carretto ha fatto la gioia di grandi e piccini. Ieri mattina tra gli stand, l’allegro vociare delle scolaresche, ma anche tanti visitatori, quelli che hanno preferito una maggiore tranquillità per scegliere, assaggiare e fare acquisti.