POGGIO SANNITA – “Una pappa per Poggio” è stata l’iniziativa di “Ugda” e “Animalisti italiani” per assicurare, durante le feste, giorni sereni anche agli animali ospitati nel canile di Poggio Sannita. In piazza XX settembre sono stati invitati tutti coloro che vogliono contribuire ad aiutare questi animali con medicinali, cibo e coperte. Ma non è stato un grande successo. Mentre grandi aziende, come la Barilla, grandi case farmaceutiche, altri canili e volontari anche da fuori regione stanno contribuendo in maniera massiccia, scarsa attenzione dimostrano invece gli abitanti della zona. Non che non abbiano a cuore la situazione di questi poveri animali. E’ semplicemente una questione di diffidenza. La gente teme di dover entrare all’interno del canile, dove si aspetta scene struggenti e trasmissione di malattie dovute alle condizioni sanitarie molto precarie. E teme anche che la tale Rita Bonadies, proprietaria della struttura, possa perdere i fondi che vengono elargiti.
Le associazioni animaliste a capo dell’iniziativa, nella figura di Serenella Carosella, responsabile del gruppo “La villa degli orrori”, luogo che si riferisce senza mezzi termini alla struttura, rinnovano l’invito a contribuire: “Ricordiamo che chiunque voglia contribuire non deve assolutamente entrare all’interno del canile, ma lasciare tutto quello che porta all’imbocco, o rivolgersi a noi dell’associazione. Lo scopo è quello di vedere se effettivamente viene utilizzato per l’assistenza agli animali oppure no. E ricordiamo soprattutto che gli animali hanno tanto bisogno d’aiuto”. Intanto, continua a Poggio Sannita l’afflusso di volontari e reti televisive italiane, per documentare la situazione e fare da spalla alle associazioni animaliste e all’amministrazione comunale del paese, che da anni si impegna a tentare di risolvere la situazione.
Adele Moauro