Castel di Sangro – Pomeriggio di ieri, domenica 8 novembre 2009.
Alle 17.20 G. D. P., diciottenne di Ateleta con all’attivo pochissime settimane di patente, perde il controllo della sua Ford Puma, a causa con ogni probabilità dell’eccessiva velocità e del fondo stradale scivoloso per la pioggia. L’auto sobbalza da un lato all’altro della carreggiata, e termina la sua corsa contro un albero sulla destra, poche decine di metri dopo il cosiddetto “ponte di ferro”, sul rettilineo all’uscita di Castel di Sangro. I ragazzi procedevano in direzione di Roccacinquemiglia.
Nel mezzo c’erano due ragazzi e tre ragazze. L’autista, ora ricoverato in terapia intensiva anche per il grande shock, si ritirò lo scorso anno dagli studi che svolgeva presso l’Istituto Agrario di Castel di Sangro, a causa di un altro incidente, quella volta con un motorino, che gli procurò un problema alla gamba. Non corre pericolo di vita. Nel suo paese di origine è definito un bravissimo ragazzo di ottima famiglia. Il papa’, operaio d’impresa edile, e’ tornato questa notte dal Piemonte dopo aver appreso la notizia. La madre e’ titolare di un’attivita’ commerciale. Ha inoltre due sorelline minori.
L’altro ragazzo, anch’egli di Ateleta, era seduto sui sedili posteriori dell’auto, che fortunatamente hanno lasciato scampo ai passeggeri. Non ha subito lesioni rilevanti ed è già stato dimesso dal nosocomio.
Tra le ragazze presenti, tutte sedicenni, due sono attualmente a casa con negli occhi ancora le tremende immagini della tragica vicenda, ma fondamentalmente in buona salute. Entrambe sono costrette all’uso di un collare, una anche con stampelle, ma si riprenderanno nel giro di poche settimane.
Sul lato passeggero dei sedili anteriori, quello dove l’auto ha subito le maggiori lesioni, c’era però Romina Pallotta, una solare ragazzina di soli 16 anni, che non ce l’ha fatta. L’intervento dei medici del 118 ha potuto solo constatarne la morte, giunta alle 17:50 in ospedale.
Romina e’ ricordata con gioia e affetto dai suoi amici; moltissimi sono i saluti giunti nei vari gruppi su Facebook creati in sua memoria.
Per citarne uno dei tanti, Giovanni Deejay scrive: “grazie della bellissima persona ke eri….grazie della ragazza sempre allegra…grazie delle tue battute…grazie dei tuoi modi di fare…grazie della tue generosità…grazie anke alla tua s…tupidita’ ke grazie a questa e a tutto il resto ci hai dato la possibilita’ e la voglia di volerti bene ogni giorno di più e ti prometto ke sarà sempre cosi’ anke se tu ora nn ci sei….ma ti dico di piu’….ti hanno portato via da noi ma MAI e dico MAI TI PORTERANNO VIA DAI NOSTRI CUORI ♥ ……grazie davvero di tutto romi’……ti voglio e ti vogliamo un bene INFINITO………“.
Il padre e’ morto non molti anni fa, e ora la corsa di Romina verso il cielo tra le braccia del babbo lascia la madre sola, una famiglia annientata da un destino durissimo. Questa e’ una immane responsabilita’ che gravera’ per sempre sulle spalle del diciottenne alla guida del veicolo.
L’aria questa mattina nel Liceo Scientifico di Castel di Sangro, e soprattutto nel 3°A, la classe frequentata da Romina, non e’, comprensibilmente, delle migliori: sconvolgimento generale, i professori tentano di far parlare i compagni di classe, di farli sfogare. La classe e’ pero’ ammutolita, non risponde ad alcuna sollecitazione. L’unica risposta viene dal dolce e sentito gesto di posare dei fiori sul banco della povera ragazza.
La dirigente scolastica, Prof.ssa Cinzia D’Altorio, annuncia la presenza degli studenti del liceo ai funerali: “Siamo una comunità” dice la dirigente “e l’ultimo saluto è un atto di condivisione che daremo tutti insieme”.
La stessa professoressa D’Altorio, con grande sconforto ammette: “Facciamo intervenire i carabinieri ogni anno in aula per parlare di sicurezza stradale, dei rischi e pericoli di una guida pericolosa”. Questo, unito anche ai tantissimi incidenti con giovani vittime che stanno sconvolgento i nostri territori ormai annualmente, non sembra pero’ bastare. L’automobile e’ una vera e propria arma, al pari di una pistola o di un fucile. Bisognerebbe capirlo per usarla magari con molta piu’ cautela e nel rispetto delle norme, ancor di piu’ su strade bagnate.
Fernando Marino passava nel luogo dell’incidente poco dopo l’accaduto, e cosi’ racconta lo shockante episodio: “Sono sceso dalla macchina ed ho visto una scena allucinante, tre corpi a terra di due ragazze ed un ragazzo che urlavano mentre quello di Romina era parzialmente adagiato a terra; le sue gambe erano rimaste incastrate all’interno. I vigili del fuoco intenti a liberarla. Pochi istanti dopo un vigile mi ha avvicinato chiedendomi di accompagnare al Pronto Soccorso un ragazzo: era l’autista. E’ salito in auto, ma dopo poco è svenuto, mentre lo portavo di corsa in ospedale“.
Domani alle ore 11.00 si svolgera’ l’autopsia sul corpo di Romina. Salvo controindicazioni del medico legale, il corpo sara’ poi riconsegnato alla famiglia per i funerali. Non sono ancora noti quindi giorno e orari della funzione religiosa, che si svolgera’ nella CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA (rettifica) a Castel di Sangro.
Intanto la sala mortuaria dell’ospedale e’ stata aperta ai familiari piu’ stretti. La salma e’ sigillata in attesa di indicazioni dalla Procura della Repubblica di Sulmona, verosimilmente verra’ liberata nella mattinata di domani dopo l’autopsia, quando il procuratore Aura Scarsella avra’ dato il nulla osta. Le amiche aspettano di poterla rivedere. Il suo volto non ha subito traumi. Ai famigliari e a coloro che le erano vicini, aspetta un’altra drammatica notte lunghissima.