CASTEL DI SANGRO – Il dirigente scolastico Gennaro Di Martino non è d’accordo all’accorpamento dell’Istituto Tecnico Commerciale “Liberatore” con il Liceo Scientifico “Teofilo Patini”, paventata dall’Ufficio Scolastico Regionale.
L’ipotesi, infatti, prevedrebbe la fusione delle due realtà scolastiche: la prima composta da una popolazione di 303 alunni (compresi i corsi serali per gli adulti); la seconda di 319 studenti, oltre ai 63 frequentatori dell’annesso Istituto Professionale.
Il dirigente, che “ad interim” ha la responsabilità dell’ITCG e della Scuola Media “Adamo Petrarca” ha scritto a tutte le istituzioni: regionali, provinciali e locali per rappresentare la perplessità su quella che risulterebbe, senza ombra di dubbio, una soluzione “irrazionale”. Di Martino, confortato anche dal supporto del consiglio dei docenti e d’Istituto, espone attentamente l’analisi sulla situazione scolastica dell’Alto Sangro.
“Le realtà scolastiche del territorio – Liceo, Alberghiero, Tecnico e Professionale – costituiscono un numero sufficiente di studenti atto a garantire le attuali autonomie, razionalizzando la distribuzione degli alunni sui tre istituti: ognuno, infatti, garantisce oltre 300 alunni.
Alla luce della riforma della scuola secondaria di II grado, spiega il dirigente, l’elemento primario di razionalizzazione dovrebbe essere quello dei “poli” d’istruzione e quindi prevedere i tre poli (che già esistono), anche al fine di garantire un’offerta formativa quanto più ampia possibile. Accorpare tutte le realtà in un unico blocco risulterebbe un’anomalia, in quanto snaturerebbe tutti gli indirizzi specifici e la conseguente ingestione”.
Inoltre, conclude Di Martino, la presenza sul territorio della succursale dell’istituto professionale per l’agricoltura “punto di attenzione” dell’Ufficio Scolastico Regionale e la sua prospettiva di accorpamento con l’ITCG prevista per il 2012, porterebbe ad un sovraffollamento di studenti che lieviterebbero, a 490”.