CASTEL DI SANGRO – Aprire una palestra all’ultimo grido, tre piani di struttura nuovissima con vernici di alta qualità, pavimentazioni costosissime, tornelli all’ingresso, arredamenti appariscenti e macchinari sportivi da far invidia alle più grandi palestre d’Italia. E tutto questo, spendendo meno di quanto possa costare l’arredamento di un piccolo negozio di alimentari. E’ l’impresa, anzi la truffa, in cui si era quasi riusciti a Castel di Sangro.
“Riusciti”, perché la palestra ha aperto e goduto di alcuni mesi di tranquilla attività, con una nutrita clientela. “Quasi”, perché sembrerebbe che tutto abbia portato solo a ben oltre centomila euro di debiti alla piccola società che tentava l’investimento della vita. Svariate imprese locali sarebbero state retribuite solo a promesse. Affitto della struttura pagato solo per i primi mesi, attrezzature del valore di oltre 150 mila euro (acquistate in leasing in comodato d’uso) per le quali sarebbero state pagate soltanto le primissime rate.
Ma a volte i conti non tornano, e qui men che mai. Arrivati a una situazione ingestibile, sotto il tiro dei creditori, uno dei proprietari sembrerebbe addirittura fuggito all’estero. Nel frattempo, forse per recuperare parte dell’investimento, le attrezzature sportive sarebbero state rivendute ad un’altra società. Attrezzature che, teniamo a precisare, non erano ancora di loro proprietà. Per passare meno osservati, il tir adibito al trasporto delle macchine è giunto a Castel di Sangro il giorno di Natale, effettuando subito il carico completo. Si attendeva la sera per ripartire. Ma qui è finita la festa, con l’intervento dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Castel di Sangro, che ha scortato il camion dal piazzale antistante il Bowling fino in caserma, per i dovuti accertamenti.