CASTEL DI SANGRO – I due focus sui carnevali abruzzzesi-molisani hanno fatto sballare il contatore delle visite di Ecodelsangro. Il primo sul “Diavolo di Tufara”, in pochisssimi giorni ha velocemente superato uno speciale importante sul pascolo incustodito, da mesi nell’archivio del sito. In crescente visita è “Il crapone di castel di sangro”, la rievocazione di un’antichissima tradizione popolare correlata ad un rito dionisiaco.
Un servizio forse troppo serio per un carnevale di spensieratezza e scherzo se non fosse stato spezzato dagli ultimi pochi secondi, dove un noto personaggio locale, particolarmente “allegro” ha esordito sparando a zero contro tutto e tutti. Nel nostro intento, ovviamente, c’è stato anche l’obbligo di divertire il telespettatore, considerando che dalla ricerca di questa mascherata emerge un satanismo latente, suggestionato da un brano musicale che ben si coniuga con questo genere.
Per questo motivo quei pochi fotogrammi, come speriamo sia stato pensato, non rappresentano un gesto irriverente verso la Proloco o il suo Direttivo, ci mancherebbe, ma solo una strategia o se si preferisce, un trucco per suscitare l’interesse della visione anche a chi, poco interessato agli aspetti culturali e storici del ballo, punta alla risata facile che, inutile nasconderlo, sgorga dalle sconclusionate allucinazioni di un adepto del dio bacco. Eppoi si sa che a carnevale ogni scherzo vale!
La proloco sa che l’unico network abruzzese ad essersi occupato della bella iniziativa è stato Ecodelsangro e scusateci la presunzione, pensiamo di contribuire a diffondere questo grande successo per l’Italia. Siamo certi che il prossimo anno la mascherata godrà di una popolarita eccezionale, alla stregua del Diavolo di Tufara e del Cervo di Castelnuovo al Volturno.
“Al lupo le pecore e ad ognuno il suo” (a lupe le pecura e a gnune le sia).