CAPRACOTTA – “L’approssimarsi della stagione invernale trova irrisolte le annose problematiche riguardanti la gestione degli impianti di sci alpino di Monte Capraro.” Suona così la denuncia del sindaco di Capracotta, Antonio Monaco, che non intende sacrificare la principale risorsa di sviluppo e sopravvivenza per il posto, dopo aver chiesto l’attenzione della regione Molise su questa problematica.
Il comune necessiterebbe, infatti, di un contributo di 75000 euro per il funzionamento degli impianti nella stagione 2010-2011, compresi i lavori di collaudo pre-invernale. Nella lettera indirizzata al Presidente Iorio e al Presidente Mazzuto, nonché agli Assessori regionali e provinciali, e ai sindaci della Comunità Montana Altissimo Molise, datata 9/11/2010, si legge esattamente così: “Ancora una volta si ripresenta l’annoso problema dell’ apertura o della non riapertura dei predetti impianti.
Ricordo che già dalla scorsa primavera si sono succeduti vari incontri che sembravano voler portare ad una definitiva soluzione della problematica, ma purtroppo ad oggi si deve constatare che non è intervenuta alcuna positiva novità e questa amministrazione viene a trovarsi nuovamente nella non piacevole situazione di tenere chiusi gli impianti per la prossima stagione invernale, sempre che non intervengano fatti nuovi ed immediati. Lo scorso 2/9/2010 veniva inoltrata nota alla presidenza della Giunta Regionale del Molise, all’Assessorato regionale alla Programmazione e a quello al Turismo, con la quale si rappresentava la irrisolta problematica.
A tutt’oggi è pervenuta dapprima una scarna comunicazione da parte dell’Assessorato regionale al Turismo che, nel comunicare la non competenza nella gestione degli impianti sportivi, rimetteva la richiesta al “Servizio Sport”; quest’ultimo, a sua volta, ha rimesso l’istanza al servizio Beni Demaniali e Patrimoniali, lasciando, nei fatti, la scrivente amministrazione nell’incertezza del futuro.
E’ appena il caso di ricordare che nella passata stagione invernale Capracotta fu esclusa, ingiustificatamente, da un’azione di programmazione adottata dalla Regione Molise esclusivamente per l’altra stazione sciistica molisana, frutto di un discutibile piano industriale che in presenza di situazioni del tutto analoghe giungeva a conclusioni assolutamente non condivisibili che trattavano con due pesi e due misure stazioni pressoché identiche.
Per Capracotta si adottò un provvedimento tampone solo dopo una sentita manifestazione di protesta tenutasi davanti alla sede del Consiglio regionale del Molise. All’epoca fu anche promesso che si sarebbe trovata una soluzione definitiva per Capracotta e l’Altissimo Molise, ma oggi si deve constatare solo un assoluto silenzio”
Adele Moauro