BARREA – Una passione remota, coltivata sin dalla tenera età, quella del presepe per Gianni Paolo Cera, trentunenne di Barrea, eccellente musicante nella fanfara alpina Julia, dove opera dal 1998. Ha mixato l’arte della musica con quella del presepista fino a diventare un esperto presepiologo.
Le intense emozioni vissute nel suo straordinario paesello, il lago, le atmosfere invernali della magica Barrea , hanno donato a Gianni quella sensibilità intrisa in ogni buon artista che si lascia trasportare da quelle voci interne che poi lo spingono ad essere davvero bravo in entrambi i campi.
Quando il lavoro glielo consente torna nella casa di origine a trovare i genitori e puntualmente, ai primi di dicembre, ora, come allora si dedica con passione a realizzare la sua personale interpretazione della natività.
Cera ha affermato ad Ecodelsangro che il suo presepe “si rifà a quella della chiesa parrocchiale di un secolo fa, con i pastori di fattura della scuola napoletana, non vestiti di stoffa, ma bensì di resina.” Non mancano, infatti, ruscelli, laghi, fontane, templi romani e ebraici.
“Riproduco le due città di Betlemme e Gerusalemme: il tutto racchiuso da un tendaggio ed un sipario simile ad un teatro per solennizzare la scena. Anticamente, conclude – nella chiesa parrocchiale il presepe veniva allestito e chiuso da un velo leggerissimo che lasciava intravedere la sacra scena I devoti lo preferivano per recitate le novene.”
Nel presepe realizzato da Gianni, è usato lo stesso metodo, in modo da non far perdere la tradizione. Chiunque, lo può visitare in questi ultimi giorni su appuntamento (cell. 338.6120273) visto che è ideato nella casa paterna.