CASTEL DI SANGRO – “Settembre andiamo è tempo di migrare/ora in terra d’Abruzzi i miei pastori/ lasciano gli stazzi e vanno verso il mare” (Gabriele D’Annunzio, Alcyone). Ormai i tempi della Transumanza sono passati, ma oggi si ripropone un fenomeno simile.
A settembre i ragazzi, come i loro antenati pastori, lasciano i monti sangrini e partono per un lungo viaggio verso luoghi che offrono più possibilità.
Questi luoghi sono quelli dell’Università, luoghi dove, carichi di speranze, i giovani cercano di costruire il proprio futuro. Non sempre la scelta di questa destinazione è facile, e non è nemmeno facilitata dagli Istituti Superiori della nostra zona, quindi, senza fare servizi di orientamento trattati ampiamente da molti testi acquistabili in qualsiasi libreria, stiamo per partire per un viaggio attraverso i pregi e i difetti dell’Università italiana.
Bagagli pronti, eccoci alla stazione di Castel di Sangro e saliamo sull’EcodelSangro Express! Durante il viaggio, lasciandoci alle spalle i monti sangrini, sorgono mille dubbi: Cosa faccio? Com’è organizzato? Come ci arrivo? Ma soprattutto cosa farò dopo?
Per quanto riguarda le prime due domande la risposta è quasi immediata, seguire le passioni e le attitudini che sono le vie migliori per il successo accademico e i corsi di studio sono spigati perfettamente sui vari siti internet delle facoltà italiane ed estere, le altre due domande sono più difficili.
L’Alto Sangro fortunatamente è ben collegato con le grandi città vicine (Roma, Napoli, Pescara), le problematiche sorgono quando si cerca di raggiungere le regioni e le città del nord, soprattutto quelle dal versante tirrenico in quanto si è obbligati a fare tappa a Roma dove spesso i treni provenienti dalla Liguria e dalla Toscana non arrivano con i giusti tempi per prendere le coincidenze per Sulmona.
Coloro che non riescono ad arrivare nel capoluogo Peligno sono costretti ad affrontare dalle due alle tre ore di viaggio in più per arrivare ad Isernia. Sia dal capoluogo molisano che da Sulmona si presenta l’ennesimo problema: il collegamento con Castel di Sangro, data la scarsità delle corse (una ogni quattro ore circa) che collegano le tre località. Invece dalle regioni adriatiche e del nord Italia in generale la situazione trasporti è più facile in quanto il servizio di Trenitalia è abbastanza frequente, circa uno ogni ora, e sufficiente per riuscire a prendere le coincidenze con la Pescara-Napoli, l’unica pecca è il tipo di treno in quanto sono stati eliminati i treni Regionali e il costo minimo di un biglietto Milano Centrale-Pescara Centrale è di 39.00 euro.
A quanto pare Trenitalia, come d’altronde gli enti regionali paiono non interessarsi molto delle problematiche degli studenti della nostra zona, vista la recente soppressione della linea Sulmona-Carpinone. Snodo importantissimo sia dal punto di vista economico-turistico sia dal punto di vista studentesco, in quanto forniva una via per ridurre, anche se di poco, le peripezie degli studenti fuori sede.
Eccoci arrivati a metà strada, sosta caffè. Lasciamo pensieri e bagagli, adesso solo relax c’è abbastanza tempo per pensare. Il viaggio è ancora lungo.
Matteo Longo