AGNONE – L’incontro che doveva tenersi ieri tra i sindaci dell’Altomolise e il direttore ASRM, Angelo Percopo, è stato rimandato. Ma il sindaco De Vita ha comunque intenzione di incontrare al più presto anche il presidente Iorio, per stabilire ulteriori accordi relativamente alla questione sanitaria locale, valutando anche le ultime proposte.
Ricordiamo che la scorsa settimana c’è stato un incontro voluto dal Comitato Civico di Agnone, che ha visto presenti la cittadinanza, i medici del Caracciolo e don Francesco Martino, il quale ha esposto una sorta di ‘contropiano di rientro’, elaborato sulla base dei costi sanitari e delle effettive esigenze del nosocomio agnonese. Il gruppo di minoranza, Rinnovare, esprime però nuovamente le sue perplessità a riguardo.
Sulla questione interviene Di Nucci: “Francamente inizio a trovarmi un po’ confuso nell’apprendere che il sindaco ha presentato un ‘Piano B’ per salvare il Caracciolo. Non ne vedo la necessità, giacché lui stesso aveva dichiarato che la Regione sta facendo il possibile e che la responsabilità è delle strutture private. In questa linea politica ci sono una serie di punti contraddittori. Intanto è bene chiarire che sta passando inosservata la Legge sulla Montagna, che il personale medico è precario e non lavora serenamente, che i cittadini, nella confusione e nel dubbio, si rivolgono ad altri presidi per curarsi.
E che le donazioni di sangue vivono un momento difficilissimo. Cosa ancor più grave è quello che ci aspetta a chiusura avvenuta: maggiore spopolamento, che significa perdita di cittadini, quindi di elettori, quindi di rappresentanti politici dell’Altomolise in Regione. Una spirale che si traduce nella perdita di qualsiasi rilevanza, e quindi nella misera fine di un territorio e di un popolo”
Adele Moauro