CAPRACOTTA – Si tratterebbe solo di un falso allarme, perché la sicurezza alimentare è garantita. Il riferimento è all’abbattimento di numerosi capi di bestiame a Capracotta, per via di un’epidemia di brucellosi bovina, una patologia che colpisce gli animali e può essere trasmessa anche all’uomo, nel quale si manifesta con sintomi quali dolore alle articolazioni, febbre non troppo alta, sudorazione, e permette lo svolgimento delle normali attività quotidiane, se non diventa fortemente maligna.
In realtà il fenomeno riguarda l’intero territorio, dove altre volte pastori e contadini si sono trovati a dover fronteggiare l’emergenza. Negli anni passati (oltre vent’anni fa) si è già verificato che la patologia si trasmettesse all’uomo, in forma anche piuttosto grave. Il problema è che non accadeva dagli anni ’90 che si registrassero casi di brucellosi bovina nell’area alto molisana, cosa che ha lasciato gli abitanti della zona piuttosto perplessi e allarmati.
Ma le rassicurazioni non tardano ad arrivare, giacché, a detta del dr. Candido Paglione, dirigente del Servizio Veterinario della ex Asl di Agnone, non ci sono i presupposti perché della vicenda si faccia un caso: “Innanzitutto stiamo ancora effettuando i controlli per vedere l’origine della patologia, che ne ha portato alla diffusione.
E’ vero che non accadeva da moltissimo tempo, ma è vero anche che nel nostro territorio non è una cosa assolutamente eccezionale, e, trattandosi di una patologia di facile trasmissione tra un gruppo di animali e l’altro, la diffusione risulta abbastanza scontata. Ciò che bisogna dire, piuttosto, – rassicura Paglione – è che la malattia non si trasmette all’uomo mangiando la carne degli animali, quindi da questo punto di vista non ci devono essere paure nella maniera più assoluta.
Per quanto riguarda i latticini, che possono essere veicoli di trasmissione, giacché il battere si annida nelle mammelle e nell’utero dell’animale, si può stare tranquilli allo stesso identico modo. La sicurezza alimentare è garantita al 100%, perché la produzione casearia delle aziende locali autorizzate è assolutamente controllata e fuori da qualsiasi pericolo.
Quindi latte e derivati possono essere acquistati e consumati in totale sicurezza. Quello che raccomando, invece, – conclude Paglione – è di mantenersi sempre all’interno dei canali ufficiali, ovvero di non fare troppo affidamento sui derivati di produzione propria, e pertanto non controllati, e, in conseguenza, di non acquistare merce non autorizzata ufficialmente. La prevenzione non è mai troppa. L’importante è non sollevare un polverone su una vicenda che è sotto controllo e non mette assolutamente a repentaglio la salute dei consumatori dei prodotti caseari delle nostre aziende.”
Adele Moauro