ISERNIA – Il Molise è la regione italiana con il maggior numero di pali eolici in rapporto agli abitanti: uno per poco più di mille cittadini. Lo studio è dall’Anev, l’Associazione Nazionale di Energia del Vento, che raccoglie i dati ogni anni e li mette a confronto con quelli di altri paesi. Secondo la ricerca inoltre entro i prossimi sette anni nella piccola regione gli impianti di energia a vento dovrebbero quasi triplicare passando dagli attuali 249 pali a 635.
Non c’è dubbio che, in quanto a produzione energetica, il Molise primeggia: una centrale turbogas, le centrali biomasse, l’ipotesi (funesta) di una centrale nucleare, e una incredibile quantità di pali eolici. Che saranno pur sempre simbolo e strumento di un’energia pulita, ma che rappresentano anche un deturpamento del paesaggio ancora più accentuato in una regione che sostiene di voler puntare su agricoltura e turismo.
Il Molise ha più “mulini a vento” di tutto il resto d’Italia, almeno se rapportato al numero di abitanti. Una piccola Olanda, insomma. Anche se i mulini a vento d’Olanda hanno tutt’altra storia e tutt’altro impatto ambientale. Il censimento dei pali eolici presenti sul territorio italiano è stato fatto dall’Anev, l’Associazione Nazionale di Energia del Vento, che raccoglie i dati ogni anni e li mette a confronto con quelli di altri paesi.
Alla fine del 2009 c’erano, in Italia, quasi 5000 pali, per l’esattezza 4849: che vuol dire uno ogni 62 chilometri quadrati. La regione italiana che ne ha di più è la Puglia (1158) che se la gioca con la Sicilia (1125). Poi la graduatoria scende fino ad arrivare allo zero (nessun impianto eolico) in Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Veneto, Trentino, Friuli e Marche.
Il Molise, se si tengono in considerazione i numeri assoluti, viene al sesto posto con 249 pali. Meno di Puglia, Sicilia, Campania, Sardegna e Calabria, ma più di Abruzzo e Basilicata e più di tutte le regioni del centro nord. Questa classifica però cambia radicalmente se si prende in considerazione il rapporto fra gli impianti a vento esistenti è il numero degli abitanti. Il Molise infatti schizza al primo posto, con un palo eolico ogni 1324 abitanti. Al secondo posto la Basilicata: un impianto ogni 2597 abitanti (la metà del Molise, quindi), poi vengono Sardegna (1 per ogni 2852 ab.) e la Puglia (1 ogni 3523 ab.). Molto distanziate tutte le altre regioni.
Le cose cambiano di poco se, invece che il numero dei residenti, si prende in esame la superficie del territorio. In questa categoria il “primato” spetta a Puglia e Campania, che hanno un palo ogni 17 chilometri quadrati di territorio, e subito dopo viene il Molise: uno ogni 18 chilometri quadrati. Segue la Sicilia con uno su 23 Kmq. Molto più distanziate tutte le altre regioni.
Non è tutto, secondo uno studio dell’Anev, entro i prossimi sette anni nel Molise gli impianti di energia a vento dovrebbero quasi triplicare passando dagli attuali 249 pali a 635. A meno che non cambi il vento.