AGNONE – ‘Stop alle gite scolastiche’.
E’ la decisione presa dai docenti dell’I.S.I.S.S. di Agnone. I quali hanno deciso di aderire agli inviti di protesta da parte della Flc-Cgil, contro i tagli alla scuola e il conseguente calo di professionalità a cui gli insegnanti vengono costretti. A livello nazionale si stanno accendendo molti fuochi di ribellione, con sfumature diverse a seconda degli istituti. Per esempio, in molte città al rifiuto delle gite è associato il rifiuto delle ore in più rispetto a quelle previste dal contratto.
In realtà i docenti delle scuole agnonesi ci tengono a sottolineare che la loro non è una piena adesione alla protesta: “Non è soltanto una questione sindacale, è anche e soprattutto una questione personale. Abbiamo deciso che non organizzeremo gite di oltre un giorno, perché le responsabilità a cui andiamo incontro sono troppo elevate. Per i ragazzi la gita è un divertimento, per noi diventa anche fonte di preoccupazioni. Considerando il fatto che, nel campo dell’insegnamento, siamo tra i meno pagati in Europa, non vogliamo più responsabilità di questo genere. Nel caso di un malcapitato imprevisto noi andremmo incontro a questioni penali e vicende giudiziarie, e per l’inadeguata retribuzione che riceviamo non ce la sentiamo proprio più.
Avendo quest’anno l’invito e l’appoggio del sindacato, non ci sono stati dubbi a riguardo. Senza contare che le gite rientrano in un circuito di guadagno da parte di alberghi e agenzie, che risentiranno di queste decisioni, stimolando alla presa in considerazione dei nostri problemi”.
Per il resto, invece, ci discostiamo dalla protesta. Infatti le attività aggiuntive non le abbiamo toccate, si svolgeranno regolarmente. Mentre per quanto concerne le gite di una sola giornata, la discussione è ancora in corso.”
Adele Moauro