AGNONE – Sarà la tradizionale ‘ndocciata” ad aprire la “Grande vigilia agnonese”. Dopo quella ‘turistica’ dell’8 dicembre, gli abitanti potranno assistere all’evento come vuole l’antica tradizione, cioè la sera prima di Natale.
Al suono delle campane le grandi torce di fuoco attraverseranno il paese, accompagnate dall’euforia generale. A seguire, la classica “Natività”, messa in scena nella Villa Comunale di via Marconi, giunta alla sua 51 edizione. Il tema sarà “Le tentazioni di Gesù….e dell’uomo di oggi”.
Il Cenacolo Culturale Francescano “Camillo Carlomagno”, in collaborazione con la Pro Loco e l’Oratorio Giovanni Paolo II, proporrà la storia della nascita di Gesù così come raccontata dai vangeli, con il testo e la sceneggiatura a cura di Giorgio Marcovecchio e le selezioni musicali di Roberto Carlomagno.
Tanti gli interpreti e i collaboratori, che si stanno impegnando per un’ottima riuscita, in un’atmosfera suggestiva ed emozionante. Ma c’è un’importante novità: la Natività di quest’anno è dedicata all’ospedale Caracciolo di Agnone, nella fase più critica della sua storia.
I ragazzi nati nel 1995, ovvero l’anno in cui Giovanni Paolo II si recò in visita ad Agnone, entreranno in campo per lanciare un messaggio molto forte. E anche altre sorprese sono dietro l’angolo, affinché la manifestazione acquisti un senso forte e chiaro: non arrendersi.
Adele Moauro