AGNONE – Combattere lo spopolamento con lo sviluppo economico e il rilancio turistico. E tornare a puntare i riflettori sulle attività che nei secoli hanno costituito una risorsa vitale per l’economia dell’Altomolise: artigianato e piccola imprenditoria.
Queste le tematiche che sono state presentate stamattina nella conferenza stampa tenutasi presso la Fonderia Marinelli in Agnone. Sono intervenuti il proprietario Armando Marinelli, i membri del Rotary Club e del Centro Studi Alto Molise, l’assessore provinciale Di Lucente, il consigliere comunale Cacciavillani. Praticamente, una piacevole anticipazione dei temi che verranno trattati al grande convegno che si terrà questo sabato, con molti vertici dell’imprenditoria, per presentare ai giovani e ai giovanissimi le opportunità concrete di rinascita del territorio.
Al centro dell’interesse, l’importanza di rivalutare le potenzialità che l’Altomolise offre e di rivolgere lo sguardo all’attività privata, alla piccola e media impresa, in un momento in cui il settore pubblico appare saturo e incapace di offrire delle possibilità lavorative che possano stimolare i giovani a restare in zona. Indirizzare verso le scelte universitarie giuste, professionalizzare, non lasciare che la propria intelligenza venga fagocitata in un vortice sterile. Sono tante le potenzialità che il territorio montano offre, quel che conta è non lasciarle sfuggire ma sfruttarle a pieno, impegnandosi in prima persona, sapendo cogliere in tempo le vere occasioni e le opportunità, creandosi da soli la propria moneta, non adagiandosi sulla certezza di un posto di lavoro già pronto e offerto da altri.
Agnone rappresenta un paese che nei secoli si è sviluppato proprio grazie all’ingegno, la capacità creativa e l’impegno lavorativo; la scelta della storica e famosissima Fonderia Marinelli come luogo della presentazione non è stata casuale, in quanto esempio di successo a cui si può tendenzialmente arrivare.
Dunque, il messaggio che verrà lanciato ai giovani sarà ripartire, rinascere, costruire il proprio futuro e quello della propria terra, in prima persona.
Il ruolo della politica? Aiutare, sostenere, finanziare, fare del pubblico impiego, che pure resta fondamentale, la “sovrastruttura” di uno sviluppo ben più saldo e profondo.
Adele Moauro