AGNONE – Che la sezione AVIS locale stia attraversando un momento particolarmente difficile non è di certo una novità. Lo scorso 30 agosto, nella Sala del Palazzo dei Filippini si tenne un convegno aperto a tutta la cittadinanza di Agnone e dei paesi limitrofi, presieduto da Nicolino Capparozza, Presidente della sezione AVIS, dal dott. Luigi Falasca, Presidente Onorario e dal dott. Gelsomino De Vita, Direttore Sanitario (oltre che Sindaco del paese).
L’incontro si tenne per discutere sulla situazione di stallo in cui la sezione si trovava e sulle modalità di ripresa delle donazioni, che procedevano in maniera discontinua e disorganizzata. Pur essendo solo un centro di raccolta del sangue, facente capo al più grande centro trasfusionale di Isernia, l’AVIS di Agnone è sempre stato tanto preciso ed efficiente da essere praticamente a sé stante, autonomo, con l’effettuazione non solo di salassi quotidiani, ma anche di analisi ed esami di compatibilità col paziente ricevente, che rappresentano un “di più”. Senza considerare il rapporto di familiarità con i donatori, peraltro non occasionali, che ha sempre contribuito alla riuscita di tutte le operazioni.
Il servizio era talmente soddisfacente e funzionale che tra i donatori vi era anche un cospicuo gruppo di cittadini di Castiglione Messer Marino, piccolo centro della regione Abruzzo a pochi chilometri da Agnone. A causare lo sgretolamento della struttura, la coincidenza delle operazioni di razionalizzazione della sanità con il pensionamento del dottor De Vita, che aveva la delibera di responsabilità. E’ chiaro che una volta trovatosi a dipendere completamente da Isernia, tutte le operazioni che il centro AVIS di Agnone effettuava devono ridursi ai soli prelievi. Attualmente viene da Isernia la dott.ssa Perluzzo, una volta a settimana, per prendere il sangue e portarlo nel capoluogo Pentro.
Ma le dichiarazioni del sindaco De Vita sembrano incoraggianti: “I problemi relativi agli esami e alla gestione della Banca del Sangue sono in via di risoluzione, anche se le soluzioni proposte hanno bisogno di essere attentamente vagliate. Non dimentichiamo che la Banca del Sangue è importantissima per garantire tutte le attività di tipo medico-chirurgico: la chirurgia generale, l’ortopedia, l’ostetricia, la medicina. Da parte mia posso dire che il Direttore Sanitario dell’AVIS è a disposizione gratuita, pronto a riprendere il servizio di donazione almeno tre giorni a settimana, ovviamente con l’ausilio di personale competente”
Ricordate tutte le difficoltà a cui la sezione AVIS di Agnone è andata incontro negli ultimi mesi, il discorso si è incentrato sul come Ad effettuare i prelievi erano i dottori De Vita, pilastro del sistema, Meo e Mastronardi.
Lo sgretolamento di tutta l’ottima e funzionale struttura è derivato dalla coincidenza delle operazioni di razionalizzazione che colpiranno la sanità a breve termine con il pensionamento del dottor De Vita, che aveva la delibera di responsabilità, avvenuto alcuni mesi addietro.
Dopo il rifiuto del dott. Meo di accettare la responsabilità almeno della sola raccolta di sangue, il centro, attualmente in funzione in maniera discontinua e male organizzata, si troverà a dover dipendere in tutto e per tutto da Isernia, dove il nuovo Primario del Laboratorio di Analisi, dott.Pasqualino Di Iorio, ha dichiarato che, ad eccezione dei prelievi, effettuati non più di tre volte a settimana, non si prenderà la responsabilità di continuare tutte le operazioni che il centro di Agnone effettuava, perché non di sua competenza.
Adele Moauro