AGNONE – La famiglia. Gli amici. Il teatro. La poesia. Le sue passioni. I suoi amori. C’erano tutti a ricordarlo come meritava. Chi mancava, ormai da troppo tempo, era soltanto lui. Lui, che avrebbe gradito di cuore. Lui, che avrebbe rivolto un sorriso per tutti. Lui, che avrebbe dedicato una battuta a ciascuno. Indimenticato. Indimenticabile. Maestro di palcoscenico, maestro di vita.
Sono passati ormai dieci anni dalla morte di Tonino Bartolomeo, attore teatrale e poeta agnonese doc. Sabato sera la sua città natale ha voluto rendergli omaggio con una cena sociale a tema, organizzata dal Cenacolo culturale francescano “Camillo Carlomagno”. Una serata in cui l’ha fatta da padrone l’arte, ma senza dimenticare impagabili momenti di intrattenimento.
Oltre ottanta le persone presenti tra i parenti e i tanti amici che hanno voluto ricordare l’artista, nomination come miglior attore caratterista al Premio Fitalia ’95 con l’opera in vernacolo “Rhu Mastrucce”. Per loro, i promotori (su tutti l’attrice e amica Paola Del Coiro) hanno proiettato spezzoni delle commedie interpretate da Bartolomeo prima della lunga malattia e recitato alcuni dei componimenti del suo libro “Poesie d’amore”.
Il volume, caso unico in Italia, fu presentato il 20 marzo 2001 da una stanza dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone, alla presenza della stampa locale e nazionale. Ad allietare il pubblico, gli attori della compagnia teatrale amatoriale “Le 4C”, di cui Bartolomeo per anni è stato il primo attore, il gruppo folkloristico “I dragoni del Molise” e gli interventi musicali degli instancabili Roberto e Tancredi Carlomagno e Saverio La Gamba.
Adele Moauro