AGNONE – Giornata di ricordo e commemorazione, quella del 4 novembre. Data in cui, fin dal 1977, vengono celebrate l’anniversario della fine del primo conflitto mondiale per l’Italia, la festa dell’Unità Nazionale e quella delle Forze Armate. Giornata in cui si ricordano tutti i soldati che nella “Grande guerra” hanno trovato la morte. In Agnone, la solenne cerimonia è iniziata alle ore 10:00, con il raduno dei partecipanti, che hanno sfilato in corteo da piazza Plebiscito fino a piazza IV Novembre.
Qui, dopo aver ascoltato l’inno di Mameli, si è deposta la corona d’alloro ai piedi del Monumento dedicato ai Caduti. Presenti le autorità locali, il sindaco De Vita e alcuni assessori, le scuole di ogni ordine e grado, con i propri rappresentanti, i Carabinieri, i Vigili Urbani, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile. La santa messa, tenutasi nella chiesa di Maria S.S. di Costantinopoli, è stata officiata dal parroco don Antonio Mascia, che ha avuto parole di ricordo e di riconoscenza verso tutti coloro che hanno combattuto e sono morti in nome in nome della patria.
Ma soprattutto, il parroco ha invitato all’impegno affinché simili stragi non si ripetano più: “Dobbiamo impegnarci tutti, perché la guerra è contro il rispetto della vita e della dignità umana. Scopo nostro deve essere la costruzione di un mondo fondato sulla pace. Non tutte le popolazioni sono fortunate come noi occidentali, che viviamo una vita pacifica: pensiamo al Medioriente, dove tanti bambini sono costretti ogni giorno a doversi confrontare con la triste realtà della guerra”.
Dopo il discorso tenuto da due ragazzi del Liceo Scientifico “Giovanni Paolo I” e dal sindaco, gli alunni dell’istituto hanno intonato una nobile canzone di Fabrizio De Andrè, ispirata al desiderio di pace e fratellanza: “La guerra di Piero”.
Adele Moauro