AGNONE – Quest’anno, il secondo appuntamento del Centro Studi Alto Molise ‘Luigi Gamberale’, svoltosi nel Foyer del teatro Italo Argentino, è stata la presentazione di una silloge di 4 poemetti, ‘L’arte di scavare pozzi’, di uno dei maggiori poeti molisani (e non solo): Valentino Campo.
Il tutto, per una serata dedicata all’insostenibile bellezza della poesia. Il titolo, che potrebbe far pensare alla tecnologia geo-fisica o ad un ennesimo ricorso alla filosofia Zen, riguarda invece un modo di concepire la letteratura che si pone come obiettivo quello di risvegliare le coscienze attraverso la cultura: “Io credo che la poesia, o meglio la letteratura in generale, abbia un compito ben preciso, – dichiara Campo – che è quello di scavare pozzi, ovvero di andare a fondo, indagare, e non fermarsi alla superficie.
In parole semplici, fare letteratura vuol dire assumersi un impegno civile e sociale, che non intende assolutamente sostituirsi alla politica, ma semplicemente alzare la voce, dare un messaggio forte, rivolgersi alle coscienze affinché si smuovano e si diano da fare. In una regione piccola come il Molise, è ancora più importante il valore della cultura, che può essere fonte di riscatto sociale e territoriale, volante turistico importantissimo. La resistenza civile e letteraria vanno di pari passo e sono fondamentali, per dimostrare che il Molise c’è, che noi ci siamo, e che abbiamo una nostra identità forte e vogliamo essere ascoltati.
Tutti lo sostengono, ma nessuno poi si impegna concretamente in questa direzione. Non si può perdere questa occasione, non fosse altro per risollevarci, per una volta, dalla melma nella quale affoghiamo ogni giorno di più” All’incontro hanno preso parte anche Luigi Fabio Mastropietro, Silvana Poccioni, Simonetta Tassinari. Nell’occasione, è stato distribuito il programma della Stagione Culturale 2011.
“La completa realizzazione del programma dello scorso anno è stato un traguardo che abbiamo raggiunto con orgoglio e determinazione, ma per produrre appuntamenti di ampio respiro che, come largamente dimostrato nei 23 anni di attività del CSAM, hanno una ricaduta economicamente positiva su tutto il territorio, occorre avere certezze, occorre che le istituzioni credano in questo progetto culturale, per Agnone e il suo territorio, e che accettino di concertare un piano condiviso di progetti”, dichiarano i membri dell’associazione culturale.
Adele Moauro