AGNONE – Stamattina, Mons. Domenico Angelo Scotti, vescovo di Trivento, è in Visita Pastorale Ufficiale presso lo stabilimento ospedaliero “San Francesco Caracciolo”, per portare a tutti il conforto della sua autorevole presenza. Il programma della visita prevede innanzitutto, nel piazzale, l’accoglienza da parte del Dirigente Amministrativo, del Direttore Sanitario Incaricato, del Direttore del Dipartimento Ospedaliero, del Cappellano e dei sacerdoti con visitatori.
A seguire, la visita alla palazzina degli uffici amministrativi, un breve incontro con i dirigenti, la visita ai malati presenti nella struttura, al personale dei servizi ubicati in essa, e agli operatori. Seguirà la Benedizione nella Cappella Ospedaliera e l’incontro, nella Biblioteca del presidio, con gli operatori e i volontari.
Così don Francesco Martino, il Cappellano Ospedaliero: “Tale visita vuole ricordare a tutti, ove ce ne fosse bisogno, l’importanza per il vescovo e la Chiesa locale dell’ospedale agnonese, e vuole essere di sprone a tutti per trovare quelle soluzioni fattive, concrete ed efficaci per la salvaguardia dei servizi sanitari ai cittadini di tutto il territorio della diocesi di Trivento; vuole, altresì, sottolineare l’impegno della Chiesa a collaborare per la vera risoluzione dei problemi, anche nella linea proposta di una sperimentazione pubblico-privato tramite una Fondazione o altro, come proposto da Don Andrea Manto, Direttore Nazionale dell’Ufficio della Pastorale Sanitaria della Conferenza Episcopale Italiana il 19 marzo 2011.
Nel contempo – continua – il vescovo, avendo ultimamente constatato un certo clima di rassegnazione e abbattimento, in verità non cristiano, vuole spronare tutti a promuovere seriamente il bene comune, invitando tutti a recuperare motivazione, forza e impegno per non far morire la struttura ospedaliera, la cui vita, in questo momento, dipende anche dalla generosità e dalla disponibilità degli operatori sanitari ad andare avanti per superare questo momento di tempesta, stante la situazione confusa della Sanità Regionale”
Adele Moauro