AGNONE – Una fiaccolata con grande partecipazione di popolo e una chiesa affollatissima come si vede molto raramente. Tanta gente devota è venuta da lontano a commemorare Padre Matteo da Agnone, nell’anniversario della sua morte, avvenuta il 31 ottobre 1616 nel convento dei Cappuccini di Serracapriola (FG). Noto per la sua capacità di fare profezie, miracoli e soprattutto esorcismi, Padre Matteo dopo quattro secoli è ancora veneratissimo nel nostro Paese.
Lo dimostra il fatto che sono venute da tanti posti d’Italia centinaia di persone, quasi tutte appartenenti al gruppo di preghiera “S.Maria degli Angeli, della Speranza e Matteo da Agnone”, che si impegna per la beatificazione del frate. A capo dell’associazione religiosa Padre Cipriano da Serracapriola, che ha scritto molto su padre Matteo e la sua spiritualità: “E’ molto venerato perché era un grandissimo teologo mariano ed aveva la capacità di scacciare il demonio dai corpi di cui si impossessava.
Ancora oggi durante gli esorcismi viene invocato il suo nome, che tormenta il demonio terribilmente e lo allontana immediatamente. Sono molto felice del fatto che i due sindaci, di Agnone e Serracapriola, paesi gemellati in nome di Padre Matteo, abbiano finalmente organizzato una grande cerimonia comune di commemorazione”.
La santa messa è stata officiata dal vescovo della diocesi di Trivento. Mons. Scotti, durante l’omelia, ha messo l’accento sull’importanza della santità, che aiuta a sconfiggere il male odierno: “Il male si insidia continuamente nella nostra società, e lo vediamo tutti i giorni attraverso i mezzi di comunicazione di massa. Dobbiamo combatterlo nell’ambito della famiglia e della società, diventando operatori di bene e di pace, secondo l’esempio dei santi”. A chiudere, il comune di Agnone ha offerto un pasto a tutti i pellegrini ospiti.
Adele Moauro