AGNONE – E’ il gruppo di minoranza Rinnovare che prende la parola in merito alle vicende accadute all’interno dell’ amministrazione comunale di Agnone. Marcovecchio e Di Nucci, che fin dallo scorso autunno sostenevano l’idea di una frattura insanabile all’interno della maggioranza, e si dichiaravano pronti a tornare alle urne per voltare pagina, ora ribadiscono nuovamente quanto da sempre sostenuto: “Sarebbe troppo facile (e, a dire la verità, per noi molto gratificante) venire a dire che quanto abbiamo sempre denunciato in campagna elettorale era vero, che le bugie dette da de Vita nel mandato precedente sarebbero continuate in caso di una sua rielezione, che nulla era stato fatto per Agnone e che, al contrario, molto era stato distrutto.
Ciò che, invece, occorre fare oggi è un’analisi della situazione attuale alla luce di quanto dichiarato da consiglieri ed assessori che di quella maggioranza facevano parte, che hanno avuto responsabilità di governo e che hanno, saggiamente, deciso di staccare la spina ponendo fine (ci auguriamo definitivamente) ad una situazione di mala gestione che sempre più costituiva la regola della nostra cittadina. Evitando inutili giri di parole, e senza dilungarci troppo, possiamo dire che in questi anni per Agnone non si è programmato nulla se non una subdola campagna elettorale che consentisse, a chi di dovere, di arrivare ‘immacolato’ alle elezioni regionali per poi, una volta eletto ed assicuratosi il prestigio e le utilità economiche che quello status comporta, porre la cittadina davanti alla triste realtà”
I due consiglieri ringraziano quanto fatto dai comitati cittadini finora, e denunciano la condizione di isolamento riservata al territorio montano dagli esponenti della politica, dovuta al disinteresse per i servizi fondamentali, quali la sanità, i trasporti e il turismo nell’area di Capracotta, che non ha aperto gli impianti sciistici di Monte Capraro per mancanza di finanziamenti. L’invito, rivolto a tutti coloro che si sentono delusi da questo stato di cose, è quello a reagire con forza: “Adesso, però, è giunto il momento di dire basta.
E’ ora di prendere in mano la situazione, di rimboccarci le maniche e far sì che venga posto un freno a questo sfacelo, facendo capire a chi ci governa che il nostro territorio non è in vendita e che come cittadini prima, e contribuenti poi, abbiamo gli stessi diritti di tutti gli abitanti della regione. Vedremo insieme l’evolversi di questa situazione transitoria che ci auguriamo essere il più breve possibile e che riporti la decisione in mano agli elettori, gli unici che possono disporre del loro destino. Restiamo uniti come e più di prima, evitiamo di credere ancora nelle promesse e pensiamo solo ed esclusivamente al bene della collettività che, per le scelte scellerate, si va assottigliando quotidianamente.
Come sempre abbiamo fatto in questi anni, noi continueremo ad essere al vostro fianco consapevoli che, con una classe politica attenta, potremo tornare ad esercitare un ruolo da protagonisti nella vita regionale”.
Adele Moauro